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Lunedì 28 ottobre 2013
NUOVA UDIENZA DEL PROCESSO ENEL, IN AULA LE IMMAGINI DELLA VERGOGNA.Testimonianza dell'ispettore della Digos Alessandro Cucurachi.
L'ispettore
inizia la sua dichiarazione facendo una sintesi dei fatti accaduti nel
2008, racconta delle doglianze degli agricoltori che lamentavano la
contaminazione da carbone dei terreni e delle colture circostanti il
nastro trasportatore della centrale Enel...
Il parco carbonile si espande per 125.000 mq è ha una portata massima di 750.000 tonnellate di carbone,
è suddiviso in due vie di corsa interna che consentono il passaggio di
due macchine combinate che smistano il carbone all’interno del deposito
evitando che si formino accumuli di carbone.
Tutta la
deposizione si è svolta con l’ausilio di fotogrammi estratti da riprese
continue al parco carbonile effettuate dalla polizia scientifica.
Dopo che le denunce
degli agricoltori , presentate dall’anno 2000 all’anno 2009, sono diventate di
dominio pubblico Enel fece istallare dei teli verdi lungo il perimetro del
carbonile per contenere la dispersione massiccia da polvere di carbone che
avveniva con lo spirare dei venti da sud.
I fotogrammi
mostrano come i teli siano stati istallati in maniera discontinua per problemi
strutturali e più precisamente per lasciare libere le vie di corsa all’interno
del parco, vie che consentono non solo il passaggio delle macchine combinate ma
anche dei veicoli aziendali della centrale.
I cumuli di carbone
possono raggiungere gli 8 Mt. , dalle foto è chiaro come le barriere (teli)
siano non solo più basse rispetto ai cumuli, con uno scarto che va dai 2 ai 3
Mt ma anche poste male , in alcuni casi i teli non riescono a matenere la
posizione verticale.
L’attività di
perquisizione e sequestro negli uffici Enel è durata dal 9 al 16 di ottobre
2009, questa azione ha consentito di acquisire documentazione importantissima
ai fini dell’inchiesta.
Gli inquirenti
hanno potuto infatti dimostrare che Enel era consapevole della dispersione di
carbone e dei problemi strutturali del nastro. I contadini proprietari delle
terre adiacenti al nastro lamentavano la dispersione delle polveri di carbone
su terra e prodotti agricoli chiedendo spesso risarcimenti all’azienda e per
questo Enel aveva commissionato, nel corso degli anni, una serie di perizie a
Michele Trotti che si occupava di verificare la veridicità delle doglianze
degli agricoltori . Il Trotti ha documentato con foto e relazioni le carenze
strutturali del nastro trasportatore.
Il 4 settembre 2008
la Digos ispeziona i terreni di Cosenti Teodoro, su richiesta dello stesso,
effettuando prelievi dal terreno e dai vigneti e fotografando (dai terreni del
Cosenti) il nastro trasportatore...... Leggi l'articolo integrale su Siamo tutti parte offesa
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