Tratto da Il Corriere della Sera
Sorgenia: Verbund azzera valore quota, non partecipera' a eventuale aumento
- Azzeramento del valore della partecipazione, pari al 45,65%, in Sorgenia. Conseguente messa in liquidazione della controllata italiana. Ferma volonta' a non partecipare a un'eventuale ricapitalizzazione della societa' energetica controllata da Cir. Sono i punti salienti, secondo quanto risulta a Radiocor, di una missiva inviata nei giorni scorsi dalla capogruppo austriaca Verbund International Gmbh alla controllata italiana Verbund Italia riguardo la delicata situazione di Sorgenia, attualmente alle prese con una complessa ristrutturazione del debito da 1,75 miliardi. La casa madre austriaca chiarisce che l'analisi di impairment svolta sulla quota in Sorgenia, evidenzia "una perdita durevole del valore dell'investimento del gruppo nel settore energetico italiano", che determina l'azzeramento del valore della partecipazione. Quest'ultimo, gia' a fine 2012, era stato ridotto da 654 milioni a 152 milioni; l'ulteriore analisi (svolta in autunno) ha condotto a un provvedimento ancora piu' drastico. Cio' in virtu' della "elevata sovraccapacita' presente nel mercato italiano", del significativo calo della redditivita' degli impianti a gas e "delle previsioni macroeconomiche negative che porteranno a una minore domanda di energia in futuro". Anche da queste considerazioni nasce la volonta' di non contribuire ad alcun eventuale aumento di capitale di Sorgenia, "una ricapitalizzazione alla cui partecipazione - precisano gli austriaci - Verbund Italia non e' comunque tenuta stante la natura giuridica di societa' di capitali della partecipata". Una formula, quest'ultima, con cui il gruppo austriaco prende chiaramente le distanze da eventuali oneri e impegni legati al risanamento di Sorgenia, anche se c'e' chi la legge come una possibile mossa negoziale nell'ambito dell'impegnativo negoziato appena iniziato con le banche creditrici. Verbund Italia, che deteneva come unico asset il 45,6% di Sorgenia (direttamente e indirettamente attraverso Sorgenia Holding), finisce cosi' in liquidazione dopo avere coperto con le riserve e il capitale tutte le perdite legate alle svalutazioni della societa' energetica e accumulate nel giro di soli 11 mesi, pari a 654 milioni....Leggi anche su Il Fatto Quotidiano
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