
Il rinvio al 15 maggio, secondo quanto riferiscono le due amministrazioni di Quiliano e Vado, sarebbe dovuto alla volontà di unificare in un’unica soluzione la discussione dei vari ricorsi presentati, visto che quella contro la concessione dell’Aia da parte del Ministero dell’Ambiente si sarebbe dovuta discutere ad aprile.
Ci vorranno dunque altri tre mesi per tentare di dare una risposta definitiva su queste istanze, alcune in campo da tempo, mentre anche il ricorso presentato da Tirreno Power contro la decisione del ministero dell’Ambiente di far utilizzare per la produzione di energia solo olio combustibile con 0,3% di zolfo potrebbe essere discussa il prossimo mese di maggio. Una situazione ancora tutta da definire.
Dal gruppo Tirreno Power non arrivano al momento commenti, anche se traspare tutta la preoccupazione per il protrarsi di questa vertenza legale e amministrativa. Le prospettive future per gli investimenti da realizzare e per potenziamento e ampliamento del sito termoelettrico vadese secondo le nuove tecnologie dipendono in larga parte dalla pronuncia dei giudici amministrativi su questi ricorsi che al momento restano senza una risposta chiara e precisa. ..
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