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06 febbraio 2014

DECRETO DESTINAZIONE ITALIA :SIAMO ALLE SOLITE- Energia e ambiente, Legambiente: grave passo indietro del Governo.......

Tratto da Help Consumatori

Energia e ambiente, Legambiente: grave passo indietro del Governo

Inspiegabile passo indietro del Governo sull’ambiente e sull’energia, nel decreto Destinazione Italia. Diversi i temi che si toccano, in primis quello delle bonifiche dei siti contaminati, argomento più che mai caldo e agli onori della cronaca: Legambiente denuncia una sorta di condono per chi inquina secondo la nuova modalità prevista per firmare accordi di programma per la reindustrializzazione. “Il Governo deve avere il coraggio di dire che ‘Chi inquina paga’ ma senza esagerare, fino a un certo punto, mentre quello che resta lo pagano i cittadini” denuncia il Presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza.
“Infatti l’articolo 4 del decreto – dichiara Cogliati Dezza – prevede che gli inquinatori firmino una transazione con i ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico, esentandoli da ogni altro obbligo di bonifica sul sito dall’inquinamento non previsto dall’accordo siglato. Ci chiediamo: cosa succederà allora se, una volta firmato l’accordo e avviati finalmente i lavori di risanamento del sito, dovesse emergere un inquinamento ulteriore rispetto a quello sancito nell’accordo? E’ evidente che stando così le cose ogni ulteriore intervento per rimuovere una fonte inquinante mai scoperta fino alla firma dell’accordo sarebbe a carico della collettività, come del resto evidenziato anche dal Centro studi della Camera dei deputati nella relazione cha accompagna il decreto. Il Parlamento cancelli questa norma che avvantaggia gli inquinatori e danneggia i cittadini”.
Ma non è tutto. Il decreto Destinazione Italia condanna il paese a tornare al passato anche in tema di fonti pulite ed efficienza energetica: si parte con i sussidi per le inquinanti centrali a carbone che verranno pagati da tutti gli italiani attraverso le bollette. Si aprono le porte alla realizzazione di una nuova centrale termoelettrica a carbone da realizzare nel Sulcis Iglesiente che beneficerà di 60 milioni di euro l’anno per 20 anni. Complessivamente 1,2 miliardi di euro a beneficio della fonte più inquinante e maggiormente responsabile dei cambiamenti climatici.
Ancora, viene soppresso l’obbligo di allegare l’attestato di prestazione energetica degli edifici negli affitti e nei trasferimenti a titolo gratuito (introdotto da Direttive Europee per aiutare le famiglie a conoscere lo stato di salute energetico e a far crescere la consapevolezza dell’importanza del tema risparmio).
Si fa poi marcia indietro rispetto agli interventi di risparmio energetico da parte dei condomini. E’ infatti previsto che per realizzarli servirà una maggioranza qualificata e non più “semplice”, facendo addirittura un passo indietro rispetto alla riforma del condominio del 2012 che aveva introdotto questa semplificazione.
A concludere il quadro, si interviene per tagliare retroattivamente gli incentivi alle fonti rinnovabili, modificando le regole e i prezzi del ritiro a totale discapito dei titolari dell’impianto che non potranno più contare sulle banche per eventuali interventi di rifacimento degli impianti, a meno di accettare una riduzione del corrispettivo annuo prolungando il periodo di incentivazione.
“Ancora una volta – conclude Cogliati Dezza -, inspiegabilmente, invece di puntare sull’efficienza energetica e sulle fonti rinnovabili, dopo la cancellazione degli incentivi per il solare, si prevede di prendere ulteriori risorse in bolletta per sovvenzionare le fonti più vecchie e inquinanti”.

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Tratto da Agenzia Parlamentare

DESTINAZIONE ITALIA: BONELLI (VERDI), UN CONDONO INQUINATORI CHE DEMOLISCE LEGISLAZIONE AMBIENTALE

(AGENPARL) - Roma, 06 feb-"Il condono economico ed il premio per i grandi inquinatori nelle zone da bonificare inserito nel decreto Destinazione Italia non solo e' una norma che demolisce la legislazione ambientale italiana ma mette l'Italia in infrazione comunitaria perche' contraddice tutti i principi della normative europee in fatto d'inquinamento". Lo dichiara Co-portavoce dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: "L'articolo 4 del decreto non solo azzera il principio chi inquina paga ma e' totalmente contraria alla direttiva Ue sul Danno Ambientale".
"Con questa norma si fa un grande regalo agli inquinatori che, in virtu' di pseudo accordi di programma, non solo potranno vedere ridotti in modo consistente le cifre da sborsare per la bonifiche delle aree che hanno inquinato ma otterranno anche una premialita' per realizzare nuovi impianti, come gassificatori, inceneritori o ampliamenti produttivi - spiega il leader ecologista -. Si potranno fare accordi di programma finanziati con soldi pubblici con i proprietari dei terreni dei SIN (Siti di interesse nazionale per le bonifiche) che sono i responsabili del danno ambientale e dall'inquinamento, purche' l'inquinamento sia avvenuto prima del 2007".
"Questo significa che la norma interessa tutti i SIN, ovvero le aree da bonificare come Priolo, Brindisi, Gela, Taranto, Brescia, Sarroch e tutti i luoghi devastati dall'inquinamento. L'accordo di programma cancella ogni altro onere di compensazione economica nei confronti della collettivita' per i fatti avvenuti fino alla stipula dell'accordo - conclude Bonelli -. Ogni comma di questo articolo e' di una gravità inaudita e prevede che gli accordi di programma per le bonifiche devono essere sostenibili economicamente per l’impresa: lo stesso centro studi della Camera, esaminato il testo, dice che non rispetta il principio 'chi inquina paga'".
 
Destinazione Italia.......

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