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22 marzo 2014

Centrale di Vado Ligure:Medicina Democratica verso la costituzione di parte civile

Tratto da Savona News

L'epidemiologo Biggeri: ”Le ricadute sulla salute sono allarmanti: malattie cardiorespiratorie, patologie autoimmuni, aumento dell'infertilità, malattie neurologiche”. 


Per non parlare dei costi umani, affettivi e a carico della sanità pubblica

Dopo anni di silenzio e di indifferenza da parte della politica, saranno i cittadini a fare da “sorveglianza”. Un impegno preso dalle persone e dalla gente comune che conosce il territorio e sa cosa vuol dire vivere sotto le ciminiere di Vado. Dopo il clamoroso intervento della Magistratura savonese che ha disposto il decreto di sequestro della centrale a carbone Tirreno Power, a chiedere le conseguente sanitarie e l’impatto sulla salute sono i cittadini, che domandano: “Ma che colpa abbiamo noi?”.... 
I dati dei consulenti della Procura di Savona hanno dimostrato infatti 353 casi di patologie respiratorie, 94 ricoveri di asma per i bambini, di 1.675 casi di ricoveri per malattie respiratorie cardiache, 251 morti per malattie cardiovascolari e 103 morti per malattie respiratorie.
"La procura ci ha chiesto di raccogliere casi concreti per supportare la perizia in corso” ha affermato  Rita Lasagna, legale per Medicina Democratica. E’ così che è iniziata la raccolta delle cartelle cliniche di tutti coloro che credono di essere stati colpiti dall’ inquinamento derivante dalle emissioni della centrale. I dati saranno raccolti presso la sede di Medicina Democratica in via Crispi 8 e verranno appunto utilizzati a sostegno dell’attività della Magistratura e ai fini dello svolgimento inerente all’eventuale richiesta di risarcimento del danno nei confronti della centrale.
“Quando c’è un intervento da parte della Magistratura, vuol dire che l’epidemiologo ha fallito nella sua attività di prevenzione”. A dirlo Annibale Biggeri, epidemiologo ambientale che ha assunto nella vicenda Tirreno Power il ruolo di consulente. ”Le ricadute sulla salute delle emissioni sono allarmanti – afferma – dalle malattie cardiorespiratorie alle patologie autoimmuni (che colpiscono tiroide, fegato), dall’aumento della infertilità alle malattie neurologiche”. 
Per non parlare poi dei costi conseguenti: non solo umani e affettivi, ma costi sociali a carico della sanità pubblica. E’ la voglia di sapere, ma è soprattutto la voglia di giustizia ad animare l’incontro. Molte le domande dei cittadini, come distinguere l’inquinamento della centrale da altre fonti? Quali le ricadute sui nostri figli, parenti e amici? Perché il silenzio della politica? “In questo momento i morti causati dalla centrale vengono prima dei sindacati e degli operai – tuona dal pubblico Vito Brunetti che propone per la centrale una Carbon Tax – ho visto troppi amici e conoscenti morire, perché non creare un registro dei decessi e delle patologie legate a Tirreno Power?”.
Il dibattito sulla vicenda Tirreno Power è ancora aperto, terminata la fase istruttoria, ora l’inchiesta viene portata avanti nella disputa che si è creta tra salute, ambiente e lavoro. Diritti inalienabili sotto ricatto?
Su Savona News l'articolo integrale
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Tratto da Rsvn.it

Centrale Vado, Medicina Democratica verso la costituzione di parte civile

Non solo tumori, ma riscontrate altre patologie

Savona. "Quando interviene la magistratura in una questione come quella di Tirreno Power significa che il danno è già stato compiuto e l'epidemiologo ha fallito il suo obbiettivo che nei suoi compiti ha quello di  prevenire le situazioni a rischio e di danno  per la salute".
Lo ha detto stamane Annibale Biggeri,
......All'incontro, moderato dal giornalista del Secolo XIX Giampiero Timossi, ha anche partecipato l'avvocato Rita Lasagna, legale della stessa associazione ambientalista oltre al responsabile cittadino di Medicina Democratica Maurizio Loschi. 
Presenti all'incontro anche un nutrito gruppo di cittadini che hanno dialogato con i relatori sull'inquinamento e al danno ambientale che potrebbe essere stato recato dalla centrale Tirreno Power.
L'avvocato Lasagna ha annunciato che in caso di rinvio a giudizio degli indagati nella vicenda della centrale l'associazione che rappresenta si costituirà parte civile e una volta raccolti i dati dei cittadini malati o deceduti saranno fatti costituire parte civile per ottenere un risarcimento per i danni subiti. 
L'avvocato ha anche aggiunto: "Molto spesso le aziende che gestiscono centrali devono essere indotte in qualche modo più che a risarcire un danno che ha costi elevati quello di cambiare le tecnologie o le macchine che provocano inquinamento in modo tale da prevenire che disastri ambientali si possano verificare nel futuro".......

Uno degli intervenuti Vito Brunetto: "E' ora che la centrale cambi direzione. E quindi adotti nuovi sistemi di produzione dell'energia. Non si può più scegliere tra morti per tumori e altre malattie e necessità pur legittima di avere posti di lavoro sul territorio. 
Che sia il metano o che siano altre energie rinnovabili bisogna uscire dal carbone sul mercato ma che costa tanto sul piano umano".

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