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21 marzo 2014

1) Tirreno Power, custode cercasi: più vicina la riapertura dei gruppi a carbone. 2)Il WWF chiede la chiusura di tutti gli impianti a carbone.



Leggi su Il Secolo XIX
Tirreno Power, custode cercasi: più vicina la riapertura dei gruppi a carbone

Savona - La procura della Repubblica di Savona nominerà nelle prossime ore un custode giudiziale di propria fiducia della centrale a carbone Tirreno Power.
In queste ore si stanno vagliando alcuni nomi, in modo da accelerare i tempi il più possibile. Questo viene interpretato come un segnale di apertura nei confronti dell’azienda che nei giorni scorsi con l’avvocato Paola Severino (ex ministro dei Giustizia) aveva manifestato la volontà di adeguare gli impianti alle prescrizioni del gip Fiorenza Giorgi.
La scelta, dicono in procura «dovrà essere oculata» perché il tecnico in questione dovrà sovrintendere, come custode dell’impianto, alle modifiche e alle migliorie che potrebbero far ripartire la centrale....
E domani verrà depositata al tribunale del Riesame di Genova un’istanza di dissequestro degli impianti di Tirreno Power. Lo hanno deciso gli avvocati della direzione di centrale.

Qui l'articolo integrale
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Tratto da la Stampa 

WWF chiede la chiusura di tutti gli impianti a carbone.

ROMA

Roma, 20 mar. (TMNews) - Dopo il sequestro della centrale elettrica di Vado Ligure, il WWF invita a chiudere spontaneamente gli impianti italiani a carbone 
"Le centrali a carbone sono antistoriche, comportano emissioni di anidride carbonica superiori a qualsiasi altro impianto, fanno male alla salute. 
Il nostro Paese ha una overcapacity di produzione di energia elettrica che le impone, non solo le permette, di cominciare a chiudere le centrali più inquinanti. Invitiamo dunque l'azienda a prendere atto che la centrale di Vado Ligure è indifendibile, e a non riaprire i gruppi a carbone. 
Questa è l'occasione per pensare alla riconversione dei posti di lavoro verso l'efficienza energetica e le rinnovabili: ci auguriamo che sindacati, regione Liguria, azienda, ci pensino seriamente. 
Intanto, Vado Ligure non deve riaprire e i progetti di ampliamento dell'uso del carbone non devono partire". 
Commenta in questo modo Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia, la notizia del sequestro della centrale a carbone di Vado Ligure effettuato a seguito delle verifiche condotte dagli inquirenti che avrebbero accertato il mancato rispetto di alcune prescrizioni puntuali imposte dall'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) ministeriale. Poiché gli inquirenti avrebbero anche accertato la possibile assenza di sistema di monitoraggio delle emissioni al camino tutto sembra confermare le denunce più volte fatte dal Comitato locale e dagli ambientalisti. La stessa AIA (non rispettata dall'azienda) era stata aspramente contestata dalle associazioni ambientaliste giacché ritenuta non troppo cautelativa per l'ambiente e la salute delle persone, oltre che viziata sul piano procedurale per non rispetto degli standard fissati dalla normativa comunitaria in materia di IPPC. Sembrerebbe che l'azienda non abbia neanche ottemperato alle prescrizioni di una Autorizzazione Integrata Ambientale certo non troppo severa. ........Per maggiori informazioni sulla Campagna WWF STOP AL CARBONE.


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