Stati Uniti: grande vittoria che limita definitivamente le emissioni di mercurio da parte delle centrali a carbone
Negli Stati Uniti una vittoria travolgente incassata martedì 15 aprile da tutti i movimenti che combattono contro una emergenza sanitaria ed ambientale ormai drammatica: la corte d’appello di Washington (District of Columbia) ha confermato i limiti di inquinamento proposti dall’EPA, l’agenzia americana per la protezione dell’ambiente, per il mercurio e altre sostanze tossiche prodotte ed emesse in aria dalle centrali elettriche a carbone.
Sono stati quindi bocciati i ricorsi provenienti da utilities e gruppi industriali che sostenevano che le regole dell’EPA avrebbero illegalmente imposto costi esorbitanti ai produttori costringendo di fatto decine di centrali elettriche a carbone a chiudere.
La sentenza invece manterrà in vigore le norme dell’EPA che prevedono di eliminare il 90 per cento dell’inquinamento da mercurio proveniente dalle centrali elettriche a carbone, l’88 per cento delle loro emissioni di gas acidi e il 41 per cento delle emissioni di anidride solforosa. Questo salverà migliaia di vite ogni anno, prevenendo malattie cardiache, asma e disordini dell’apprendimento, questi ultimi collegati dalla recente ricerca proprio al mercurio, che agisce come potente neurotossina.
I gruppi ambientalisti, che avevano cercato di ottenere norme ancora più severe, applaudono a questa sentenza che di fatto porterà a significative tutele per la salute di donne, bambini, di coloro che vivono vicino alle centrali a carbone e diminuirà sensibilmente i danni all’ambiente causati delle emissioni tossiche in aria di mercurio, arsenico, cromo, altri metalli e gas acidi.
Dopo 21 anni di lotte finalmente i nuovi standard sono passati e gli inquinatori, che si erano rivolti in giudizio per continuare a inquinare, questa volta hanno perso.
Siamo in grado di realizzare sogni impossibili!
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