"Non c'è altro margine che l'applicazione rigorosa della legge".
Tratto da Savona News
Istanza dissequestro Tirreno Power: arriva il parere negativo dalla Procura
Il progetto proposto dall'azienda attraverso il legale Paola Severino, non è risultato "credibile". Non ha convinto infatti il piano di adeguamento alle MTD per i due gruppi a carbone previsto entro maggio 2016
E’ negativo il parere sull’istanza di dissequestro presentata da Tirreno Power. Ad esprimere oggi l’atteso parere è stato il Procuratore Capo Francantonio Granero. La motivazione é giuridica: "C'è un reato in corso di consumazione che il giudice non può autorizzare". Il progetto di dissequestro e di adeguamento alle MTD non ha convinto la Procura nella persona di Francantonio Granero e del Pubblico Ministero Maria Chiara Paolucci.
Il parere é passato attraverso la valutazione della consulenza tecnica dei periti Stefano Scarselli e Paolo Franceschi nominati dalla Procura sull’istanza di dissequestro. Valutazione tecnica giunta sulla scrivania del Procuratore lo scorso 20 giugno. Il progetto proposto dall'azienda attraverso il legale Paola Severino, non è risultato "credibile", non ha convinto infatti il piano di adeguamento alle MTD per i due gruppi a carbone VL3 e VL4 previsto dall'azienda entro maggio 2016.
Quindi, "non c'è altro margine che l'applicazione rigorosa della legge" si enuncia nel parere della Procura.
Il parere della Procura sarà determinante per il futuro degli impianti della centrale. Anche se il Ministero dell’Ambiente ha notificato la sospensione dell’AIA per i gruppi VL3 e VL4 é attesa la discussione della nuova Autorizzazione Integrata Ambientale presentata dall'azienda e necessaria per la ripresa dell’attività.
Questa mattina il parere della Procura é stato trasmesso al giudice per le indagini preliminari Fiorenza Giorgi che dovrà esprimersi sull'istanza di dissequestro.
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Tratto da Ivg
Tirreno Power, istanza di dissequestro: parere negativo della Procura, ora la decisione al gip
Vado L. ........ La Procura di Savona avrebbe infatti espresso parere negativo sull’istanza di dissequestro presentata dall’azienda e sui contenuti del documento di Tirreno Power, nel quale sono state illustrate le modalità con cui far operare l’impianto ed effettuare i controlli sulle emissioni, rispettando i paletti posti dall’autorità giudiziaria e diminuendo l’impatto ambientale prodotto dall’attività industriale della centrale. L’istanza è stata curata dall’avvocato Paola Severino, ex ministro della Giustizia, alla quale Tirreno Power ha affidato il coordinamento della sua difesa per riattivare gli impianti.
Secondo quanto trapelato la motivazione del parere negativo espresso dalla Procura sarebbe di natura prettamente “giuridica”, ovvero si manifesta una consumazione del reato, di conseguenza non ci sarebbero i margini per una autorizzazione del giudice.
La proposta di Tirreno Power non sarebbe stata ritenuta adeguata in quanto l’adeguamento al MTD (Migliori Tecniche Disponibili) arriverebbe nel 2016, con la centrale che da qui a quella data opererebbe senza il rispetto dei termini previsti dalla normativa. E ad oggi comunque, per la Procura savonese, non ci sono elementi tali che indichino corrispettivi interventi dell’azienda per allinearsi al modello MTD. Senza contare che l’adeguamento presentato dall’azienda determinerebbe solo una mitigazione del danno per la salute e non un suo azzeramento.
Sullo sfondo resta la contraddizione sulle indicazioni dell’azienda, che prima con i gruppi in funzione aveva richiesto una nuova AIA per realizzare un terzo gruppo sottolineando l’impossibilità di ottenere miglioramenti ambientali con i due impianti esistenti, ed in seguito presenta un progetto che rende possibili adeguamenti sul fronte delle emissioni anche con gli attuali due gruppi.
La Procura savonese ha trasmesso il proprio parere al gip del Tribunale di Savona Fiorenza Giorgi, che ora dovrà decidere sull’istanza di dissequestro. Il gip Giorgi aveva già respinto ai fine aprile la richiesta di accensione temporanea degli impianti per motivi di sicurezza collegati all’ossidazione del carbone.
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