Tratto da Uomini Liberi
NEL MONDO SOLO LA CENTRALE CARBONE TIRRENO POWER NON INQUINA!
Leggiamo nell' articolo riguardante la centrale a carbone Tirreno Power di Vado L. apparso su la Stampa del 12/07/2014 che con i gruppi a carbone fermi, l'inquinamento non sarebbe calato rispetto a quando i gruppi funzionavano. (LEGGI)
Non comprendiamo perchè si affermi, in riferimento a dati ARPAL, che Savona nel 2012 risulterebbe la “3° migliore città, riguardo ai valori di Pm10, nella classifica delle basse emissioni inquinanti”.
Notiamo.....a questo proposito una “singolare” dimenticanza: nei tabulati regionali relativi ai rilevamenti delle Pm10 effettuati da ARPAL nel 2012 nella centralina del Comune di Quiliano si osservavano superi dei limiti annuali di Legge (DM 60/02). Infatti già alla data del 9 Agosto 2012 risultavano ben 41 giorni con il superamento del valore limite annuale di 35 giorni con sforamento del valore giornaliero di 50 ug/mc (LEGGI). Lo stesso DM 60/02 precisa che i superi dei limiti di legge di una sola centralina della rete di rilevamento debbano essere considerati validi per tutto il territorio monitorato.
Inoltre lo stesso studio sui licheni (come indicatori di inquinamento) commissionato dalla stessa Tirreno Power su richiesta del Ministero dell'Ambiente ed effettuato nel 2006-07, aveva dimostrato un alto livello di contaminazione del territorio savonese sia per i metalli pesanti che per i bassi valori di biodiversità lichenica in relazione soprattutto ai gas inquinanti emessi prevalentemente dalla combustione del carbone in centrale (LEGGI).
Inoltre lo stesso studio sui licheni (come indicatori di inquinamento) commissionato dalla stessa Tirreno Power su richiesta del Ministero dell'Ambiente ed effettuato nel 2006-07, aveva dimostrato un alto livello di contaminazione del territorio savonese sia per i metalli pesanti che per i bassi valori di biodiversità lichenica in relazione soprattutto ai gas inquinanti emessi prevalentemente dalla combustione del carbone in centrale (LEGGI).
Questi dati non ci stupiscono infatti la stessa Regione Liguria nel Piano regionale della qualità dell'aria 2006 (pag. 1072, 1073 e 1074) aveva accertato che nel Savonese (Comuni di Savona, Quiliano e Vado Ligure) “ la combustione dell'industria dell'energia e quindi essenzialmente la centrale termoelettrica, è la prioritaria responsabile delle emissioni di ossido di azoto (68,3%); Pm10 (34,9%); Sox (89,7%) e di COV (37,9%) ”.
Che le centrali a carbone nel mondo, ad eccezione forse di quella di Vado......, inquinino non è una novità infatti basta analizzare le stime ExternE della Unione Europea sui costi esterni dell'inquinamento che parlano per le emissioni di una centrale simile a quella a carbone di Vado L. di almeno 140 milioni di euro ogni anno comprendendo i danni al clima, all'ambiente e alla salute (LEGGI). Stupisce infine come non sia mai stato installato per la centrale Tirreno Power di Vado L. il controllo a camino per le emissioni come previsto dagli accordi e come è stato rilevato dalla Procura di Savona che avrebbe rilevato anche irregolarità riguardo alla autorizzazione AIA (LEGGI).
Ovviamente con rigorosi controlli a camino si sarebbero ottenuti dei dati sicuramente più attendibili per questa “centrale in città”.
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