Tratto da Qualenergia
Clima ed energie fossili, ci sono i presupposti per invertire la rotta.
Gianni Silvestrini 26 settembre 2014
Gli avvenimenti degli ultimi giorni sul clima, dalla marcia in centinaia di città in tutto il mondo all’Assemblea delle Nazioni Unite, sono stati surclassati su molti media dall’annuncio della Fondazione dei fratelli Rockefeller di voler vendere le azioni delle aziende fossili.
“Se il mio trisnonno fosse vissuto ai nostri giorni avrebbe investito nelle rinnovabili”, ha dichiarato Wendy Rockefeller, che con i suoi parenti si era già impegnata chiedendo alla Exxon trasparenza sui rischi di una “bolla del carbonio”.
Un ulteriore segnale. Come quello della recente adesione dell’Unione delle Chiese Cristiane che raggruppa mezzo miliardo di protestanti, della rapida crescita del movimento “Divest fossil”. Insomma, la campagna di boicottaggio, partita come piccola palla di neve, nei prossimi anni potrebbe impensierire il mondo dei fossili, uno dei poteri che pone più resistenza al raggiungimento di un accordo sul clima.
Che il contesto stia cambiando lo si evince anche da alcuni recenti rapporti della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale che sostengono la fattibilità economica di una riduzione drastica delle emissioni climalteranti, sottolineando i notevoli vantaggi collaterali, dalla salute all’occupazione, derivanti da una incisiva politica climatica.
.....Certo, nel frattempo la produzione di anidride carbonica continua a crescere e la capacità della vegetazione e degli oceani di assorbire la CO2 si sta riducendo, come ci ricorda l’Organizzazione metereologica mondiale (WMO), segnalando l’incremento record della concentrazione di anidride carbonica in atmosfera (+2,8 ppm nel 2013).
Clima ed energie fossili, ci sono i presupposti per invertire la rotta.......
E in Liguria ?
Tirreno Power, per l’AIA arriva il “metodo-Concordia”: via libera dalla giunta regionale......
Vado Ligure. Il dado è tratto e dopo le riunioni di questa settimana oggi è arrivata la delibera della giunta regionale in previsione del rinnovo dell’Autorizzazione integrata Ambientale per la centrale di Vado Ligure.
Vado Ligure. Il dado è tratto e dopo le riunioni di questa settimana oggi è arrivata la delibera della giunta regionale in previsione del rinnovo dell’Autorizzazione integrata Ambientale per la centrale di Vado Ligure.
Il futuro della centrale termoelettrica Tirreno Power è “scritto”........
________________________________Leggi Tratto da WWF
Conferenza Nazionale: L'IMPATTO SANITARIO DEL CARBONE-
Salute e ambiente non possono
permettersi il carbone
Mercurio, cromo, arsenico, ossidi di zolfo, polveri fini e ultrafinisono tra i principali inquinanti prodotti dalle centrali a carbone,
spesso ben oltre i limiti consentiti, che minacciano salute e
ambiente. Ma le alternative ci sono e si chiamano efficienza
energetica e energie rinnovabili, dicono medici e ambientalisti
insieme.
E’ il carbone tra tutti i combustibili fossili quello che minaccia di
più la nostra salute rilasciando in atmosfera, nei terreni e nelle
acque, le maggiori quantità di inquinanti a parità di energia prodotta,
oltre ad essere la principale minaccia per il clima del pianeta
GLI IMPATTI DEL CARBONE DELLA CENTRALE DI VADO LIGURE - SV
L’Ordine dei Medici della Provincia di Savona in un documento ufficiale scrive che “nelle aree interessate dalle ricadute delle emissioni della centrale ( di Vado Ligure ) si osservano elevati tassi standardizzati di mortalità, rispetto alla media regionale e nazionale sia per tutte le cause, che per malattie neoplastiche, cardio e cerebrovascolari” e questo dovrebbe bastare per attivare provvedimenti a tutela dei cittadini.Per la centrale di Vado ligure i dati riportano:
Mercurio: valore massimo riscontrato 65,3 volte il valore di naturalità media e 7,1 volte il valore massimo riscontrato in Italia.
Cromo: valore massimo riscontrato 82,5 volte il valore di naturalità media e 5,5 volte il valore massimo riscontrato in Italia
Arsenico: valore massimo riscontrato 11,5 volte il valore di naturalità media e 2,5 volte il valore massimo riscontrato in Italia.
Diossido di zolfo SO2 : nell’AIA viene indicato un limite per cui si avrebbe una concentrazione di oltre 17 volte rispetto al limite minimo MTD (migliori tecniche disponibile) previste dalla normativa e oltre 1,7 volte rispetto al limite massimo MTD.
CO (monossido di carbonio) si avrebbe una concentrazione di oltre 8 volte rispetto al limite minimo MTD e di 5 volte rispetto al limite massimo MTD.
Sono due gruppi a carbone destinati a funzionare ancora per ben 6-8 anni con questi limiti clamorosamente superiori a quelli indicati come migliori tecniche disponibile previste dalla normativa
Le varie campagne di biomonitoraggio mediante licheni condotte nell’area di Vado Ligure e nei comuni limitrofi hanno evidenziato una situazione di inquinamento marcato, come testimoniano i valori molto bassi di diversità lichenica. Addirittura in alcune zone (da Bergeggi ad Albissola) si era rilevato il fenomeno del cosiddetto “deserto lichenico” (area dove, a causa del grave inquinamento, i licheni sono incapaci di sopravvivere).
Inoltre studi di bioaccumulo nei licheni hanno dimostrato che la concentrazione di metalli pesanti attribuibili alla combustione di combustibili fossili nel savonese è fra le peggiori d’Italia.
Anche la situazione dei fondali marini risultava molto compromessa: i valori standard di qualità ambientale da raggiungere nel 2008 sono superati da 2 a 10 volte per mercurio, arsenico, cadmio, PCB (Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio – Sostanze pericolose negli ambienti marini italiani – I. Di Girolamo, S. Bataloni). A Vado, alla foce del torrente Quiliano, si raccolgono i mitili con la più elevata concentrazione di mercurio, cadmio e policlorobifenili tra quelli raccolti su tutta la riviera ligure.
Nella relazione su “Inquinamento e salute in Provincia di Savona” del 2010, l’Ordine dei Medici provinciale ricorda che per quanto riguarda le emissioni di metalli pesanti (sostanze definite come cancerogene certe, possibili o probabili), l’impatto della centrale a carbone è altrettanto pesante. Le centrali elettriche a carbone emettono quasi il 90% di tutto il mercurio che viene emesso annualmente in Liguria (Piano Regionale della qualità dell’aria 2006).
Purtroppo anche le emissioni di altri metalli pesanti sono molto elevate. Per esempio l’emissione di arsenico, potente sostanza cancerogena, dalle centrali a carbone liguri assomma ad oltre il 40% delle emissioni totali regionali.
Secondo l’Ordine dei Medici di Savona, nella già citata Relazione del 2010 si arrivava a concludere che le particelle fini (PM 2,5) primarie e secondarie rappresentano probabilmente il principale problema legato all’impatto ambientale della centrale di Vado-Quiliano, principalmente in rapporto alle elevatissime emissioni di ossidi di zolfo.
GUARDA IL VIDEO INTEGRALE
Leggi inoltre l'articolo del 13.11.2013
I danni da combustione a carbone -
Sotto il link al video della Conferenza del 13 novembre 2013 in Sala Rossa a Savona con grandi esperti sul tema dei danni sanitari e ambientali provocati dalla combustione della centrale a carbone Tirreno Power di Vado Ligure.
Guardatevi il video integrale su You Tube .
Solo un consiglio :per chi non l' ha ancora visto investite un ' ora e mezza della vostra vita per vederlo , per ascoltare gli importantissimi interventi dei Medici ISDE Giovanni Ghirga e Valerio Gennaro, le considerazioni dell' Ingegner Paolo Rabitti ,quelle di Andrea Boraschi di Greenpeace e per ultime quelle dell' Avvocato Roberto Suffia.
TUTTI OTTIMI INTERVENTI FONDAMENTALI PER CONOSCERE LA PROBLEMATICA della nostra.... centrale a carbone VISTA DALLA PARTE DI NOI CITTADINI ESPOSTI,E PER AVERE UNA VISIONE DAVVERO TRASPARENTE.
Diceva l' Ingegner Paolo Rabitti
Diceva l' Ingegner Paolo Rabitti
"IL MONOSSIDO DI CARBONIO e' UNA SOSTANZA CHE DOVREBBE ESSERE LIMITATA AL MASSIMO.
......NON SIAMO IN MEZZO AD UNA LANDA DESERTA SIAMO IN UN POSTO DENSAMENTE ABITATO ,COLPITO DAL PUNTO DI VISTA AMBIENTALE E SANITARIO DAGLI EFFETTI DI QUESTO IMPIANTO ENORME ."
......NON SIAMO IN MEZZO AD UNA LANDA DESERTA SIAMO IN UN POSTO DENSAMENTE ABITATO ,COLPITO DAL PUNTO DI VISTA AMBIENTALE E SANITARIO DAGLI EFFETTI DI QUESTO IMPIANTO ENORME ."
IO LAVORO SOLITAMENTE COME CONSULENTE DI MAGISTRATI E SUCCEDE SEMPRE CHE I MAGISTRATI DEVONO FARE QUELLO CHE NON FANNO LE AUTORITA'.....
Tratto da Diritto Contemporaneo
Fumi di ciminiere e fumus commissi delicti: sequestrati gli impianti Tirreno Power per disastro “sanitario” e ambientale. -
Ad avviso del GIP «tale dato va quindi considerato quale prova di verificazione dell'evento per il passato, e contestualmente, del pericolo attuale per la pubblica incolumità, ove considerato prospetticamente, in ordine all'incremento delle patologie che si determinerebbero in futuro in correlazione alla prosecuzione dell'attività della centrale al medesimo regime di esercizio» (p. 18). Duplice, dunque, il ruolo probatorio assegnato alle indagini epidemiologiche: da un lato quello di evidenziare,retrospettivamente, un effettivo danno alla salute per la popolazione; dall'altro lato quello di fornire la base scientifica per affermare anche la probabile verificazione di un danno futuro, ossia un pericolo attuale per la pubblica incolumità. - Continua a leggere qui
E Adesso.... ?
“Se il costo di tutti gli effetti negativi della combustione del carbone fossero pagati da chi ci guadagna sopra, e non dalla collettività, il carbone non converrebbe a nessuno.
Ma la questione è anche morale e giuridica: è lecito cercare di guadagnare con un’attività che produce danni ormai largamente accertati alla salute e alla vita di migliaia di persone e quelli, indiretti ma egualmente devastanti, al Pianeta?
La risposta è no. Le alternative che ci permetterebbero di rinunciare al carbone, la fonte di energia più inquinante in assoluto, ci sono e si chiamano efficienza energetica e fonti rinnovabili “
Mariagrazia Midulla Responsabile Clima ed Energia WWF Italia. -
Mariagrazia Midulla Responsabile Clima ed Energia WWF Italia. -
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