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09 ottobre 2014

La crisi climatica raccontata con nove grafici.

Tratto da Qualenergia

La crisi climatica raccontata in nove grafici

Da poco è uscita l'edizione 2014 del Carbon Budget Report, rapporto sulle emissioni climalteranti frutto del lavoro di 88 studiosi provenienti da 68 organizzazioni di 12 paesi. Si può leggere sul sito Global Carbon Project ma, per chi non ha troppo tempo, ecco 9 grafici che mostrano in un colpo d'occhio la situazione climatica in cui ci troviamo.
1) Le emissioni continuano a crescere
Sono aumentate di un altro 2,3% nel 2013 e si prevede un aumento del 2,5% per il 2014.
2) Il carbone è il principale responsabile
A sinistra le emissioni in valore assoluto, a destra il tasso di crescita per il 2012-2013. Il carbone incide per il 59% della crescita delle emissioni di gas serra del 2013, il petrolio per il 18%, il gas per il 10%, e la produzione di cemento per il 12%.
 3) Le emissioni della Cina continuano ad aumentare
La Cina è il più grande emettitore mondiale (anche se circa metà della sua produzione e quindi delle sue emissioni collegate è destinata all'export). A sinistra le emissioni rilevate, a destra le emissioni previste per il 2019.

4) I cinesi hanno sorpassato gli europei in quanto ad emissioni pro-capite

 
5) Ma se guardiamo l'andamento delle emissioni in una prospettiva storica USA ed UE restano i maggiori responsabili
Gli Usa pesano per il 26% delle emissioni del periodo 1870-2013, l'UE28 per il 23%, la Cina per l'11% e l'India per il 3%.

6) E gran parte delle emissioni della Cina derivano dalla produzione di beni che vengono esportati nei paesi occidentali
Come si vede la Cina ha emissioni per la produzione molto superiori a quelle sul consumo, viceversa USA ed UE hanno emissioni molto più alte se calcolate su quanto consumano che su quanto producono: è la cosiddetta delocalizzazione delle emissioni

7) A questi ritmi il carbon budget per stare sotto alla soglia critica dei 2°C di riscaldamento globale sarà esaurito entro il 2040
8) Siamo sulla traiettoria verso un livello di riscaldamento globale disastroso
Il trend attuale di crescita delle emissioni, se non sarà corretto, ci porterà ad una aumento della temperatura media del pianeta di 3,2-5,4 °C. Per restare sotto la soglia di sicurezza dei 2 °C serve una vera e propria rivoluzione energetica (si veda anchel'ultimo Outlook MIT).
9) Dobbiamo lasciare gran parte delle riserve fossili sotto terra

Per restare sotto ai 2 °C di riscaldamento globale i due terzi delle riserve di carbone, petrolio e gas non potranno essere bruciate.

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