Vado Ligure. Concessa l'Aia per i due gruppi a carbone della centrale Tirreno Power che comunque restano bloccati dall'11 marzo scorso. La decisione è arrivata nel pomeriggio dalla conferenza dei servizi che si è riunita presso il ministero dell'Ambiente a Roma. L'unico voto negativo al provvedimento è arrivato dalla Regione Liguria che ha contestato la mancata doppia tempestica per l'adeguamento degli impianti alle emissioni più basse possibili previste dalla legislazione vigente.
I Comuni di Vado Ligure e di Quiliano hanno espresso parere positivo in subordine al parere sulla valutazione sanitaria espresso dal ministero della Salute. Critica però rimane l'azienda Tirreno Power che ha contestato ben sette punti contenuti nel Pic, ovvero il documento istruttorio finale per la concessione dell'Aia redatto dalla commissione competente tra questi il più importante è legato ai tempi di realizzazione della copertura del carbonile che per un passaggio del Mise che rimanda alla concessione dell'Aia restano fermi al marzo del prossimo anno.
L'altro punto contestato è l'obbligo di accendere con il gas i due gruppi a carbone che richiederebbe un tempo di almeno sedici mesi per la realizzazione del nuovo sistema comportando nel frattempo il fermo degli impianti di Vado Ligure. Visto il voto negativo della Regione non è da escludere che il caso Tirreno Power sia ora portato all'attenzione della conferenza Stato - Regioni e comunque l'azienda spera che nel passaggio del documento all'esame del ministro dell'Ambiente possano essere apportate delle modifiche all'attuale assetto dell'Aia prima della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
E prima della conferenza di oggi c'è stato spazio anche per un "giallo": la Regione ha chiesto al ministero della Salute un parere sull'indagine della Procura sentendosi rispondere che era stata inviata una lettera che però non sarebbe mai arrivata alla Regione.....
Tratto da Il Secolo XIX
Tirreno Power: concessa l’Aia....
Roma - Al terzo tentativo la conferenza dei servizi, riunita al Ministero dell’Ambiente, ha deciso di concedere l’Autorizzazione integrata ambientale ai gruppi a carbone della centrale Tirreno Power di Vado-Quiliano.
Per gli enti coinvolti nella procedura, quindi, gli impianti possono essere riavviati. Ma il nodo della burocrazia si è stretto sul procedimento, tanto che ora bisognerà capire se l’azienda sia in grado di soddisfare tutte le prescrizioni e se la Procura della Repubblica concederà un dissequestro almeno parziale per consentire a Tirreno Power di effettuare gli interventi di adeguamento alle prescrizioni.
L’azienda ha infatti ribadito l’impossibilità tecnica a rispettare alcune prescrizioni sia per i tempi concessi sia per le modalità, come nel caso dell’accensione a gas dei gruppi, che richiederebbe da 16 a 24 mesi di lavori, un ulteriore periodo di fermo degli impianti insostenibile.
Ora l’ultima parole spetterà al Ministro dell’Ambiente, ......... Continua qui
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A caldo: Tirreno Power ottiene l’Autorizzazione Integrata Ambientale, ma non le va bene. La vuole cucita su misura. Ad immagine e somiglianza dei suoi due gruppi a carbone più vecchi di quarant’anni. Del suo carbonile all’aperto. Della sua secolare carenza nelle misurazioni, specie quelle significative come quelle a camino........
Tratto da Ninin
Tirreno Power alle strette: i limiti stringenti stabiliti dall'IPPC sono stati confermati dalla commissione AIA
Tempi duri per la centrale di Vado Ligure, costretta ad inquinare meno. Molto meno. I limiti prescritti dall' IPPC sono infatti stati confermati dalla conferenza dei servizi AIA odierna tenutasi presso il Ministero dell'Ambiente. Se verrà confermata dall'azienda l'impossibilità di adeguarsi a tali valori di emissioni nocive gli impianti a carbone si avviano verso una probabile chiusura
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Tratto da Ninin
Tratto da Ninin
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