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13 aprile 2015

Cina: con l'inquinamento da carbone aumenta il conflitto sociale



Tratto da greenbiz

Cina proteste


Cina: un’altra centrale elettrica a carbone no, e nemmeno un’espansione di una già esistente. La popolazione di Heyuan nel nord-est del Guangdong non ci sta e scende in piazza con maschere chirurgicheper denunciare l’inquinamento che ne deriverà. I media locali riportano l’assenza di feriti, ma le proteste sembrano essere decisamente accese.
La manifestazione, organizzata ieri 12 Aprile è iniziata con migliaia di persone in sit-in dalle ore 8.00 davanti agli uffici governativi. La folla ha poi sfilato per il centro della città gridando "Ridatemi il mio cielo blu" e "Via la centrale elettrica". Alcuni manifestanti hanno mostrato cartelli con la scritta, "Smettetela di dare smog alle persone".
La polizia ha cercato di disperdere i manifestanti intorno alle ore 10, ma questi hanno poi organizzato un altro sit-in concentrato in circa 200 metri di fronte la sede del governo locale intorno all’ora di pranzo. E alle 16 la gente ha iniziato anche a bloccare le strade. La cittadina di Heyuan ha in tutto circa 10 mila abitanti, quindi la protesta, almeno in termini numerici, ha assunto proporzioni considerevoli.
“Questa non è solo una piccola parte di persone, ma un’importante fetta di opinione pubblica di Heyuan – ha dichiarato una manifestante - Dai bambini agli anziani, tutti chiedono al nostro governo di fermare l’inquinamento del nostro cielo. D’altronde il mese scorso, i residenti raccolto più di 30 mila firme contro il nuovo impianto.
Huang Jianzhong, il vice segretario del Partito di Heyuan, nel pomeriggio si è rivolto alla folla,  dichiarando che il progetto è solo nella fase preliminare di studio. Ma la gente non ha fiducia e protesta ferocemente. Infatti, secondo i piani, l’impianto dovrebbe essere costruito proprio vicino alla città, che, tra l’altro, ha già uno stabilimento a carbone, .....
.....e nel 2014, l’ex ministro della Sanità Chen Zhu ha ammesso che l’inquinamento è stato responsabile di 350-500 mila morti premature.
Un po’ troppo anche per un Pil in costante crescita. E che fa paura.


Leggi su Qualenergia
Se non si riuscirà a gestire il problema dello smog, avverte un rapporto del Ministero dell'Ambiente cinese, nei prossimi anni aumenterà il conflitto sociale. L'inquinamento atmosferico si mangia quasi il 12% del Pil e anche per questo Pechino sta continuando ad accelerare sulle fonti rinnovabili e prova a disintossicarsi dal carbone nella produzione elettrica.

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