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20 aprile 2015

Il Vaticano promuove un convegno sui cambiamenti climatici , sulle responsabilità morali che ne derivano, per proteggere le generazioni future.



papa francesco

Il Vaticano promuove un convegno sui cambiamenti climatici e sulle responsabilità morali che ne derivano


La Pontificia Accademia delle Scienze,la Pontificia Accademia delle Scienze Sociali e SDSN e Religioni per la Pace hanno organizzato un convegno a Roma il prossimo 28 aprile, sulle conseguenze morali dei cambiamenti climatici

L’obiettivo del vertice Protect the Earth, Dignify Humanity. The Moral Dimensions of Climate Change and Sustainable Development è quello di sensibilizzare e creare un consenso sui valori dello sviluppo sostenibile coerenti con i valori delle principali tradizioni religiose, con una particolare attenzione ai più vulnerabili; di elevare il dibattito sulle dimensioni morali della protezione dell’ambiente prima della enciclica papale; e per aiutare a costruire un movimento globale in tutte le religioni per lo sviluppo sostenibile e i cambiamenti climatici, durante il 2015 e oltre.
Il risultato atteso è una dichiarazione congiunta sull’imperativo morale e religioso dello sviluppo sostenibile, evidenziando il legame intrinseco tra il rispetto per l’ambiente e il rispetto per le persone – soprattutto i poveri, gli esclusi, le vittime della tratta di esseri umani e la schiavitù moderna, i bambini e le future generazioni.
Al meeting prenderà parte Ban Ki Moon segretario generale delle Nazioni Unite, ma anche Jeffrey Sachs, un importante economista americano e direttore dell’Earth Institute presso la Columbia University e il Cardinale Peter Turkson del Ghana, un alto funzionario del Vaticano che sta conducendo il processo di elaborazione dell’Enciclica di Papa Francesco sull’ambiente, la cui uscita è attesa per il prossimo giugno o luglio. Fonti ecclesiastiche hanno detto sono attesi anche gli scienziati leader nel settore dei cambiamenti climatici.
L’enciclica è uno dei documenti più autorevoli che un Papa può emettere e fonti della Chiesa dicono che l’Enciclica sull’ambiente è al centro di un intenso lavoro delle lobby cattoliche, soprattutto conservatori americani che non credono alla responsabilità umana e che gli interventi proposti di contenimento delle emissioni potranno fare più male (all’economia) che bene. Il Consiglio del Vaticano per la Giustizia e la Pace, diretto proprio da Turkson è stato anche oggetto della lobbying degli scettici del cambiamento climatico che sperano di influenzare la versione finale, secondo quanto riferiscono altre fonti. L’amministrazione Obama ha abbracciato l’Agenda “verde” del Papa il quale sembra non aver tenuto delle critiche fino a ora.
Francesco stesso non sembra aver ascoltato i critici finora.
Anche i suoi due immediati predecessori, il Papa emerito Benedetto XVI e Giovanni Paolo II, si sono espressi con forza sul dovere cristiano di proteggere l’ambiente, ma Papa Francesco lo ha fatto più spesso e con forza e in un momento in cui i cambiamenti climatici sono diventati la spia rossa nella discussione politica. 
E Papa Francesco ha già spiegato che vorrà far uscire la sua Enciclica per tempo, proprio per influenzare la COP21, l’Assemblea nazionale sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite che si terrà a Parigi a fine novembre mentre il Papa farà la sua prima visita negli Stati Uniti a settembre e sarà ospite presso la sede generale delle Nazioni Unite a New York.
Via | NCR Online

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