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31 luglio 2015

La Repubblica:Tirreno Power e veleni a Savona La Perizia di Arpal

 Su "La Repubblica di oggi 31 luglio 2015"
Tirreno Power e veleni a Savona
La Perizia di Arpal

Secondo lo studio dell' Agenzie per L' Ambiente la centrale contribuiva per i 3/5

 Dal post del 13 marzo 2015

TP CHIUSA ,L'ARIA e' MIGLIORATA MA....... 
Tratto da Uomini Liberi 

TP CHIUSA
L'aria è migliorata ma...


Non riescono a dichiarare che con la Centrale chiusa l’aria è migliorata, gli si blocca la lingua, sono costretti ad ammetterlo, ma devono aggiungere qualcosa che minimizzi la notizia, come ha fatto oggi il direttore dell’Arpal che ha aggiunto.... «Ma ha piovuto molto».

Riportiamo il post del  26 settembre 2014.

ARPAL : ARIA PIU' PULITA CON LA CENTRALE CHIUSA
Immagine tratta da Il Secolo XIX da pag 15 del 9 settemre 2014.
Tratto da "Il Secolo XIX "


Vado Ligure (Savona) - Nei cinque mesi di chiusura degli impianti di Tirreno Power, da marzo ad agosto, l’inquinamento nei territori interessati del savonese è diminuito. 
Lo dicono gli ultimi rilevamenti provinciali dell’Arpal che mettono in evidenza un calo in percentuale nell’ambiente dell’anidride solforosa, la So2, derivante dalla presenza di zolfo nel carbone.
I numeri sono ufficiali e, con l’autorizzazione della Regione, verranno diffusi nei prossimi giorni, ma il direttore del dipartimento Arpal di Savona, Gino Vestri,
 ha anticipato il concetto di base:
l’inquinamento è diminuito
Un risultato che va contro tutti quelli – peraltro numerosi - che sostenevano una situazione immutata, pur a seguito della chiusura degli impianti. Oggi, invece, dall’Azienda regionale per  l’ambiente, arriva la smentita con l’obiettività dei rilevamenti. 
Anche se, ribadisce Vestri, è necessario fare le dovute precisazioni che, tuttavia, sembrano rafforzare la tesi del decremento di So2. «È necessario – dice il direttore del dipartimento – ricordare che il periodo di osservazione tra la chiusura degli impianti e la data di osservazione, agosto, è troppo breve e non sufficiente per una valutazione. La normativa, infatti, prevede che la valutazione venga effettuata sui rilevamenti di almeno un anno».
Anche le centraline non sorgono nei punti cruciali.
«La rete di rilevamento – continua Vestri – ha una collocazione non specificamente mirata al monitoraggio della Centrale: si tratta, infatti, di centraline che erano state poste prima dei tempi sospetti, mirate soprattutto a controllare la situazione dell’aria nelle zone a maggior densità di popolazione. Una, ad esempio, si trova nel centro di Vado, area che, si è visto, non risultava particolarmente colpita dai fumi dell’azienda in questione».
Detto questoresta il fatto che lo stop della Tirreno Power sta dando i suoi effetti, messi in evidenza da una rete di rilevamento pur non mirata e posta nelle zone dove maggiori sono stati gli effetti individuati legati a Tirreno Power.
«A fronte di tutto quanto premesso – dice Vestri – quello che osserviamo è un leggero calo della concentrazione di Anidride solforosa. Il tutto in un periodo di tempo assai limitato. Questo ci permette di dire che la tendenza ad oggi registrata è quella a una diminuzione dell’inquinamento». Affermazioni ponderate, quelle del direttore di dipartimento, che tuttavia permettono di individuare una direzione ben precisa in cui si dà ragione a coloro che sostenevano il decremento dell’inquinamento con la chiusura degli impianti.
 La direzione dei rilevamenti Arpal, ad oggi, avvalora la via del minor inquinamento a motori spenti costringendo tutti a una riflessione. In primis l’azienda che dovrà valutare e dovrà mettere in conto, ormai al sesto mese di blocco degli impianti, le conseguenze reali registrate dalle centraline.
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 Post del 15 Luglio 2014
Centrale a carbone, l’Ordine dei Medici di Savona : “Meno inquinamento con la chiusura degli impianti” 

Tratto da IVG

Centrale a carbone, l’Ordine dei Medici: “Meno inquinamento con la chiusura degli impianti”


Savona. “Ci sono dati contrastanti e spesso si crea confusione. Noi come Ordine dei Medici abbiamo fornito un quadro informativo chiaro che possa dimensionare l’incidenza del carbone sulla salute e la qualità dell’aria, che non lascia dubbi: i numeri parlano chiaro”. 
Lo ha detto questa mattina il presidente dell’Ordine dei Medici Ugo Trucco durante il convegno in corso al Priamar di Savona sull’impatto del carbone per la salute e la funzione sociale del medico.

E il presidente dell’Ordine dei Medici chiarisce: “Con la centrale spenta le sostanze inquinanti si sono ridotte e certamente i quattro mesi di tempo presi in esame dalle centraline Arpal di Vado e Quiliano non sono sufficienti per avere una visione scientifica della situazione. L’eccesso di mortalità nel comprensorio c’è e non si può negare, lo abbiamo sempre evidenziato nelle nostre relazioni scientifiche. E, inoltre, si sono state violazioni nelle procedure per le necessarie autorizzazioni della centrale che ne hanno determinato lo stop produttivo”.
Quanto alle ripercussioni occupazionali provocate dalla chiusura della centrale a carbone di Vado così come sul delicato tema salute-lavoro, ecco la posizione dei medici savonesi: “Il lavoro non è legato agli ambientalisti che vogliono chiudere con la centrale. E’ legato scelte miopi di carattere politico e industriale degli ultimi anni. 

                            Dal post del 13 marzo 2015
Tratto da Ninin

Ecoway: Il 91,2% dell’inquinamento ligure è prodotto dalle "utilities" (leggi centrali elettriche)


.......Risulta evidente come la presenza di centrali elettriche a carbone contribuisca in modo determinante all’aumento dell’inquinamento massivo. 
Il Rapporto Ecoway lo conferma: La graduatoria ligure delle emissioni vede al primo posto il settore industriale delle utilities (produzione di energia) con il 91,2% delle emissioni totali, seguito da raffinazione (3,2%), vetro (2,5%), altro (2,2%), metallurgia (0,6%), carta (0,2 %), laterizi e ceramiche (0,02%), cementifici (0% circa)”

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