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16 agosto 2015

Cina, esplosioni a Tianjin: paura chimica, scatta l’evacuazione nel raggio di tre km per il cianuro

Tratto da Gruppo Intervento Giuridico web

In Cina i disastri ambientali non si contano e non si discutono.


Tianjin (più nota in Occidente come Tientsin), grande area metropolitana e porto del nord est della Cina con quasi 13 milioni di abitanti, lo scorso 12 agosto 2015 è avvenuta una serie di esplosioni coinvolgenti diversi impianti e depositi industriali.
Al 15 agosto 2015 si sa di almeno 104 morticentinaia di feriti, una probabile evacuazione dei residenti in atto e un’altrettanto probabile contaminazione da cianuro.
La Cina, con la sua consueta trasparenza, non informa nemmeno i propri cittadini delle sostanze coinvolte nel disastro, dei rischi per la popolazione (a meno di 200 km. c’è Pechino, la capitale, con i suoi 20 milioni di abitanti), degli effetti della contaminazione. D’altra parte, la Cina vede ogni anno circa 1,6 milioni di morti a causa dell’inquinamento atmosferico, principalmente a causa dell’uso indiscriminato del carbone, senza le più elementari misure anti-smog.....

 Tratto da A.N.S.A.15 agosto 2015
E' salito a 112 domenica il bilancio dei morti dell'esplosione di un deposito di sostanze chimiche nella città industriale di Tianjin, in Cina, avvenuta mercoledì scorso. I dispersi sono 95, 85 dei quali pompieri. Piccole esplosioni continuano ad essere segnalate nella zona del disastro. Secondo la stampa locale (di proprietà dello stato), il deposito conteneva 700 tonnellate di cianuro di sodio, 70 volte di più di quello che avrebbe dovuto contenere. Le autorità stanno cercando di portar via la sostanza. Il cianuro di sodio è tossico e può formare un gas infiammabile a contatto con l'acqua. Sabato famigliari dei pompieri dispersi si sono presentati a una conferenza stampa delle autorità, chiedendo informazioni sui loro cari. L'esplosione di mercoledì 12 agosto è avvenuta dopo 40 minuti dalla segnalazione di un incendio nel deposito e dopo che numerosi pompieri erano accorsi sul posto e presumibilmente avevano gettato acqua sulle fiamme. 
Le autorita' cinesi hanno ordinato sabato l'evacuazione di tutti coloro che si trovano nel raggio di tre km dal luogo dove si e' verificata l' esplosione che ha causato la morte di 112 persone a Tianjin, nel nord della Cina. Non sono state fornite spiegazioni ma secondo alcuni media cinesi nella zona dell' esplosione l' aria e' inquinata da una forte quantita' di cianuro di sodio, sostanza che si incendia a contatto con l'acqua. La presenza di questo e di altre sostanze chimiche velenose nel magazzino nel quale si e' verificata l' esplosione era stata denunciata da Greenpeace Asia e da alcuni mezzi d' informazione. Intanto, nella zona continuano i roghi e sono state avvertite anche alcune esplosioni. Si teme che il bilancio delle vittime possa aumentare nelle prossime ore, dato che centinaia di persone sono ancora ricoverate negli ospedali della città'.

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