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21 agosto 2015

INCONTRO PUBBLICO CON I MAGISTRATI CASELLI E SANSA STASERA A SPOTORNO

tRATTO DA LIGURIA NOTIZIE

INCONTRO PUBBLICO CON I MAGISTRATI CASELLI E SANSA A SPOTORNO

SAVONA. 21 AGO. Il sentimento della giustizia tra cittadini e istituzioni, è il titolo del dibattito pubblico che si svolgerà a Spotorno, in piazza della Vittoria, venerdì 21 agosto, alle ore 21:15, con imagistrati Gian Carlo Caselli e Adriano Sansa, nell’ambito del festival “Parole ubikate in mare”.
Qual è il rapporto tra politica, etica e giustizia nella nostra società? E qual è la percezione che hanno i cittadini della giustizia nel nostro paese? In un paese di corruzione dilagante e ormai sistemica, la Magistratura, forte della sua indipendenza, riesce a avviare indagini e processi, tutelando gli interessi collettivi, tra cui anche quello della salute, come è successo a Savona per l’inchiesta sulla centrale a carbone Tirreno Power. 
Ma con grande fatica, perché lasciata sola; sarà anche per questo che il sistema giudiziario italiano resta un malato grave. Secondo Caselli (che nella sua carriera si è occupato di mafia, terrorismo e reati ambientali) l’obiettivo di una parte significativa della politica è ridurre l’indipendenza della magistratura, demolirne l’immagine anche nell’immaginario dei cittadini. Eppure è sempre più evidente che senza giustizia deperisce la qualità della convivenza civile. Per questo non dobbiamo concederci il lusso della rassegnazione e del silenzio, e continuare a vigilare…

Il Procuratore Caselli due anni fa venne a Savona in occasione del dibattito: “La Costituzione e la Magistratura a tutela della salute contro i colossi che inquinano”
Riportiamo le parole pronunciate del Procuratore:
“la forza straordinaria della nostra Costituzione nella tutela della salute.
Sono vent’anni che la politica delega alla Magistratura problemi che non sa come risolvere. Ilva, Montedison, ThyssenKrupp, Eternit: la Magistratura, forte della sua indipendenza, riesce a far celebrare processi contro questi colossi, tutelando finalmente la salute dei cittadini…”
Proprio come l’inchiesta per la centrale a carbone Tirreno Power a Vado, attualmente sequestrata per disastro ambientale con 86 indagini.
“…per quanto riguarda il diritto alla salute, per esempio una volta si poteva scaricare nelle acque pubbliche tutto quello che si voleva, i veleni più incredibili, e non succedeva niente perché non c’era ancora una legge che lo vietasse – oggi magari nonostante le leggi lo si fa lo stesso ma almeno c’è la legge che lo vieta – o una legge che imponesse i depuratori, finché la magistratura, una parte almeno, quelli che verranno subito definiti “Pretori d’assalto” scoprono la Costituzione, consapevoli della forza che deriva dall’essere indipendenti in forza dei principi scritti nella Costituzione, e allora -dalla pletora delle leggi plenarie del nostro ordinamento- riesumano per esempio una legge che tutela il patrimonio ittico del nostro paese, e cioè che se tu scarichi nel mare o nei fiumi delle sostanze tossiche facendo del male ai pesci commetti un reato. Un piccolo reato, una contravvenzione, unita con allora poche lire di multa. Un reato, che in quanto reato mette in movimento l’intero meccanismo del processo penale, compresa la possibilità di sequestrare ciò che determina il reato, produce dei danni, per evitare che questi danni siano portati ad ulteriori conseguenze.
Stiamo già parlando dell’Ilva, anche se storicamente parlerò di altri casi… Alcuni Pretori d’assalto una quarantina di anni fa sequestrarono uno stabilimento Montedison che scaricava in mare fanghi rossi di Scarlino, uno scandalo incredibile perché toccare la Montedison all’epoca era toccare la prima -insieme alla Fiat- potenza economico-politica del nostro paese. Questi pretori, forti della loro indipendenza, applicando la Costituzione in modo da rendere il diritto alla salute non soltanto cosa scritta ma cosa effettiva e reale, sequestra la Montedison e mettono in movimento in progress tutta una serie di cose che porteranno anche alla legge Merlin, la prima legge che prevede obblighi precisi di tutela per la salute pubblica anche attraverso il non inquinamento delle acque pubbliche.
Questo è la forza straordinaria ancora oggi della nostra Costituzione, per quanto riguarda la tutela della salute e della sicurezza sul posto di lavoro: diritti scritti che prevedono nel contempo strumenti di presìdio e di tutela di questi diritti, e che in quanto autonomi possono fare ciò che è necessario perché i diritti siano quanto più possibile realizzati nell’interesse di tutti.
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