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07 settembre 2015

Clima, il ministro Galletti promette “lo sguardo diverso” invocato da Papa Francesco.Ormai nessuno può dire: questo non mi riguarda.


Tratto da Meteoweb

Clima, il ministro Galletti promette “lo sguardo diverso” invocato da Papa Francesco.

“Lo straordinario impegno che il Pontefice e la Conferenza Episcopale Italiana stanno profondendo sulla ‘Custodia del Creato’ rappresenta un sostegno importantissimo. ...
 La discesa in campo del Pontefice con la sua Enciclica, affiancato dall’impegno dei Vescovi, oggi qui e ogni giorno nelle diocesi, ha avuto un effetto potente su questi argomenti, perche’ giunge da una dimensione diversa, quella spirituale, e richiama un imperativo diverso, quello morale”. Cosi’ il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, nel suo intervento al Convegno ‘Laudato Si, rinnovare l’umano per custodire il Creato’ organizzato dalla Cei.
“Io credo- ha detto Galletti- che in questo cambio di visuale, in questo salto di qualita’ stia il valore altissimo dell’opera che Papa Francesco ha avviato e che oggi qui rilanciamo in questa decima celebrazione della Giornata per la Tutela del Creato”.
Secondo il ministro, ‘negoziatore’ italiano nella trattativa internazionale sul clima, “prima e piu’ della capacita’ di trovare soluzioni tecniche a problemi scientifici, prima e piu’ della possibilita’ di trovare risorse economiche per finanziare un modello di sviluppo globale sostenibile, c’e’ bisogno di uno scatto, di una pregiudiziale etica....
Dovrebbe essere uno sguardo diverso, un pensiero, una politica, un programma'

Tratto da il

  DISCORSO DEL MINISTRO GALLETTI AL CONVEGNO "LAUDATO SI'" DELLA CEI IN EXPO

Papa Francesco ci ha messo davanti al dovere di questa scelta morale con chiarezza, lo ha fatto parlando a ciascuno di noi, ai governanti, agli economisti, ai banchieri, agli industriali, ad ogni essere umano perchè nessuno è esente dal dovere di scegliere e quindi agire per difendere l’ambiente che ci è stato dato e che noi dobbiamo lasciare in eredità alle generazioni future.
Ormai nessuno può dire: questo non mi riguarda.
Il Pontefice ha scritto con chiarezza che “non ci sono frontiere e barriere politiche o sociali che ci permettano di isolarci, e per ciò stesso non c’è nemmeno spazio per la globalizzazione dell’indifferenza”.
.......Che, prima e più della capacità di trovare soluzioni tecniche a problemi scientifici, prima e più della possibilità di trovare risorse economiche per finanziare un modello di sviluppo globale sostenibile, ci fosse bisogno di uno scatto, di una pregiudiziale etica.....
L’ambiente ed il creato si salvano se esiste una spinta morale e politica fortissima, se estiste un impegno delle coscienze, una assunzione di responsabilità nei confronti delle future generazioni....
Papa Francesco ci ha messo davanti al dovere di questa scelta morale con chiarezza, lo ha fatto parlando a ciascuno di noi, ai governanti, agli economisti, ai banchieri, agli industriali, ad ogni essere umano perchè nessuno è esente dal dovere di scegliere e quindi agire per difendere l’ambiente che ci è stato dato e che noi dobbiamo lasciare in eredità alle generazioni future.
Ormai nessuno può dire: questo non mi riguarda.
Il Pontefice ha scritto con chiarezza che “non ci sono frontiere e barriere politiche o sociali che ci permettano di isolarci, e per ciò stesso non c’è nemmeno spazio per la globalizzazione dell’indifferenza”....
Ho spesso ripetuto in questi mesi, parlando del vertice di Parigi, che ciò che si deve siglare non è solo un accordo sul Clima. O meglio non è possibile un accordo sul clima che non sia anche un accordo su un nuovo modello di sviluppo globale.
Per limitare l’effetto serra dobbiamo emettere meno C02, che è prodotta nelle attività umane principalmente dall’uso di combustibili fossili. Dobbiamo ridurre drasticamente l’uso di carbone e petrolio.
Ciò significa che un accordo sul clima dev’essere inevitabilmente una intesa strategica sull’economia e sui sistemi produttivi, perchè si tratta di cambiare la fonte di energia che ancora oggi, in grandissima parte, alimenta tutte le attività umane sul nostro pianeta.
Nel messaggio dell’episcopato italiano per la decina “Giornata per la Custodia del Creato” c’è un esplicito riferimento di Parigi ed un monito al Governo Italiano che accolgo con piacere perchè è in piena sintonia con il mio stato d’animo e il mio lavoro in vista di quell’appuntamento.....
Purtroppo la storia delle conferenze sul clima è anche una storia di occasioni mancate e lo ricorda anche il Pontefice nella “Laudato sì” quando rileva che “la sottomissione della politica alla tecnologia e alla finanza si dimostra nel fallimento dei Vertici mondiali sull’ambiente”. 

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