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03 ottobre 2015

Da Il Sole 24 ore :" In perdita metà della produzione di carbone nel mondo"


Tratto da Il  Sole 24 ore

In perdita metà della produzione di carbone nel mondo

Ai prezzi attuali non vale la pena estrarre la metà del carbone mondiale. Ad asserirlo è Moody's, che ha appena rilasciato un report sul settore in Nord America. Indubbiamente i tempi non sono propizi per questa materia prima. Glencore e l’utility giapponese Tohoku Electric Power hanno appena raggiunto un accordo sulle forniture di carbone termico dal 1° ottobre, che farà da benchmark per analoghi contratti, a un  prezzo che secondo fonti Reuters è intorno a 64,60 $/tonnellata, in calo del 12% rispetto all’anno scorso. I prezzi spot sono ancora più bassi, ai mimini dal 2008 in tutto il mondo e in alcune aree sotto 50 $. Non va meglio per il carbone metallurgico, il cui benchmark globale è stato fissato il mese scorso a 89 $/tonn, il minimo da dieci anni. 

«Ulteriori tagli alla produzione si rendono necessari per riportare il mercato in equilibrio», avverte Anna Zubets- Anderson, analista di Moody’s. Il rallentamento della domanda da parte della Cina ha depresso i mercati di esportazione, creando una saturazione a livello globale. Negli Usa il gas naturale è più conveniente del carbone e continua ad eroderne quote di mercato: le quotazioni a pronti al Nymex sono ai minimi da tre anni, intorno a 2,4 $/Mbtu, quelli per gli anni 2016 e 2017 sono a livelli che non vedevano da 9 anni. Il dollaro forte sta inoltre penalizzando l’export di carbone Usa. 
«Non si intravvedono miglioramenti nei prossimi 6-12 mesi», afferma Brandon Blossman, analista di Tudor Pickering Holt & Co. «L’unica maniera di contrastare la situazione è ridurre la produzione a seconda delle esigenze di mercato. È veramente l’unica via d’uscita». 
di Barbara Pezzotti -  Tratto da Il Sole 24 Ore

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