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07 dicembre 2015

Lettera aperta ai partecipanti alla Cop21:una soluzione morale per il cambio climatico.

Tratto da Uffingthonpost

Lettera aperta ai partecipanti alla Cop21: una frase e una soluzione morale per il cambio climatico....


Per questo chiediamo a tutti i leader mondiali presenti alla Cop21 di accogliere la richiesta di Papa Francesco di implementare pratiche contabili giuste, oneste e trasparenti, dopo che per centinaia di anni aziende e governi hanno fatto man bassa, ed esigere in maniera semplice e definitiva che coloro che hanno inquinato il nostro pianeta paghino i danni causati.
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Non chiederemo o supplicheremo le aziende e le nazioni di abbattere le emissioni, bensì preferiamo seguire l'esempio del Papa, suggerendovi un modo più semplice ed efficace per affrontare un problema che minaccia la vita del nostro pianeta e siamo d'accordo con Papa Francesco quando sostiene che la questione centrale è di carattere morale ed etico.
Chiediamo ai leader mondiali e ai loro delegati di trovare l'accordo su una semplice frase. Una frase che dirimerà la causa originale dell'inquinamento sulla terra, una frase che porrà fine a finanziamenti palesi o celati che incoraggiano le emissioni di gas; una frase che celebra il "capitalismo del libero mercato" vero, totale e onesto, una frase che ristabilirà la morale nella condotta di tutte le aziende e i governi del mondo. Questa frase dovrebbe essere qualcosa di simile a:
"Con la presente concordiamo l'implementazione, nelle modalità e nei tempi più pratici possibili, di misure che rendicontino il costo di sviluppo, produzione, trasporto, vendita e consumo dei prodotti che generano gas ad effetto serra e condividiamo l'importanza di calcolare in modo onesto e integrale i costi e l'impatto di tali emissioni, nonché le future "esternalità negative", sui prezzi di tali prodotti."
E perché non includere nel prezzo di carbone, petrolio, gas naturale e anche della carne che mangiamo, i costi di assistenza sanitaria conseguente alle inalazioni di fumi da combustibili fossili, i costi militari per proteggere le forniture di combustibili fossili in Paesi stranieri e ostili, la perdita irreparabile della biodiversità, come le foreste pluviali abbattute per allevare bestiame o produrre olio di palma, così come il prezzo delle emissioni di metano estremamente dannose derivanti dalla macellazione di bovini e suini?

Ancora più importanti di tutti questi fattori messi insieme sono le "esternalità negative" che finora sono state quasi completamente ignorate. In realtà esse hanno un enorme impatto sul mutamento climatico nonché costi elevati - le tempeste sempre più forti causano danni da miliardi di dollari, siccità estreme che provocando danni da miliardi di dollari alle scorte di cibo, la mancanza di cibo che causa carestie e aumento dei costi per procurarsi il cibo altrove, allo stesso modo sono aumentati gli incendi causando danni quantificabili in milioni di dollari, la distruzione delle barriere coralline e di altri ecosistemi sensibili provocheranno danni alla pesca e al nostro stesso ciclo vitale da qui ai prossimi anni, e tantissime altre conseguenze disastrose.
Escludere queste "esternalità negative" dal costo dei beni che emettono gas serra equivale a sovvenzionare l'inquinamento e a consentire alle aziende e di privatizzare i profitti, dividendo però i costi con la collettività. Una gestione così errata della contabilità mondiale non é né morale, né etica e implica riversare sulle spalle delle popolazioni e degli Stati più poveri il fardello devastante del mutamento climatico.
Si tratta di semplici calcoli. Si tratta di calcoli onesti. È tutto quello di cui ha bisogno un "mercato libero"... ed è l'unica costa giusta e virtuosa da fare. È una frase che da sola può cambiare i dialoghi di Parigi e il corso del nostro clima, in maniera definitiva. Che si cominci stabilendo il prezzo del carbonio, introducendo soglie e compensi secondo le logiche del "Cap and Trade" o del "Cap and Dividend" o qualsiasi altra soluzione proposta in precedenza, ciò che è davvero necessario - anche al di là di qualsiasi accordo storico su riduzioni e obiettivi - è l'impegno immediato e totale verso i valori umani e il compito impellente di salvare l'umanità.
Per questo chiediamo a tutti i leader mondiali presenti alla Cop21 di accogliere la richiesta di Papa Francesco di implementare pratiche contabili giuste, oneste e trasparenti, dopo che per centinaia di anni aziende e governi hanno fatto man bassa, ed esigere in maniera semplice e definitiva che coloro che hanno inquinato il nostro pianeta paghino i danni causati.
Sheldon Whitehouse, membro del Senato degli Stati Uniti
Alan Grayson, membro della House of Representatives degli Stati Uniti
Lord Anthony St. John of Bledsoe, membro della House of Lords britannica
Sting, musicista e ambientalista
Graham Nash, musicista e ambientalista
Jason Mraz, musicista e ambientalista
Richard Greene, espero di comunicazione stategica
Lisa Ling, giornalista televisiva
Paul Song, medico
Chevy Chase, attore e ambientalista
Jayni Chase, ambientalista
Thom Hartmann, scrittore, ospite televisimo e radiofonico
Louie Psyhoyos, regista di documentari
Marshall Herskovitz, produttore e scrittore
Richard Schiff, attore e ambientalista
Aimee Christensen, ambientalista
Felix Finkbeiner, studente e attivista ambientalista
Larry Schweiger, Fmr. ED, National Wildlife Feceration
Kevin Surace, imprenditore ambientale
Andy Lipkis, fondatore di Tree People
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