Tratto da Il Sole24ore
Il resort nella centrale elettrica
Un parco divertimenti per sport estremi al posto dei chilowattora. Questo potrebbe diventare la centrale elettrica di Alessandria che l’Enel ha deciso di chiudere. La centrale colossale di Porto Tolle, sulla punta estrema del delta del Po, potrà diventare uno splendido resort di lusso, con un ristorante sulla ciminiera alta 250 metri, più alta dei grattacieli di Milano, dalla quale nelle giornate terse si distingue di là dall’Adriatico il profilo dell’Istria. La centrale di Piombino, che alimentava la siderurgia toscana, potrà essere trasformata in un outlet grandifirme.
Sono questi alcuni dei progetti attorno alle 23 centrali vecchie e fuori mercato che l’Enel ha deciso di chiudere e vendere. Alcuni progetti sono già definiti. Per esempio la centrale veneziana di Marghera è già stata venduta e diverrà un polo della logistica, visto che ha i binari del treno, le banchine del porto e a poca distanza l’ autostrada e l’aeroporto. Altri progetti sono ancora ipotesi fumose, ancora da verificare. Altre idee invece cominciano a prendere corpo.
Parchi divertimenti, outlet e poli logistici nelle ex centrali dell'Enel
Un’altra ventina di centrali seguiranno un percorso simile, perché le società elettriche diverse dall’Enel (un caso per tutti, l’Edison) stanno studiando come abbandonare gli impianti ormai inutili.- Continua a leggere qui
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