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20 gennaio 2016

Greenreport :Ilva di Taranto e aiuti di Stato: al via un’indagine approfondita della Commissione europea

Tratto da Greenreport 

Ilva di Taranto e aiuti di Stato: al via un’indagine approfondita della Commissione europea

[20 gennaio 2016]
Ilva
Oggi la Commissione europea ha comunicato di aver avviato «un’indagine approfondita per stabilire se il sostegno dato dallo Stato italiano alle acciaierie ILVA rispetti la normativa Ue sugli aiuti di Stato».
La Commissione Ue spiega le l’indagine «vaglierà in particolare se l’accesso agevolato al finanziamento accordato all’ILVA per ammodernare lo stabilimento di Taranto conferisca all’azienda un vantaggio indebito precluso ai concorrenti» e aggiunge che «Data l’urgenza di decontaminare il sito ILVA di Taranto, la decisione della Commissione prevede inoltre garanzie che consentono all’Italia di attuare immediatamente il risanamento ambientale. L’avvio di un’indagine approfondita offre ai terzi interessati la possibilità di presentare osservazioni sulle misure sottoposte a valutazione, senza pregiudicare l’esito dell’indagine stessa».
Nel comunicato stampa della Commissione si ricorda che «Dati i problemi di sovraccapacità presenti nell’industria siderurgica dell’Ue, le norme Ue sugli aiuti di Stato consentono solo di promuovere la competitività a lungo termine e l’efficienza delle acciaierie, ma non di sostenere i produttori che versano in difficoltà finanziarie. ....
La nota dell’Ue fa anche il punto  dei problemi ambientali e sanitari nel Tarantino: «Per molti anni l’ILVA ha disatteso le norme ambientali, causando gravi problemi per l’ambiente e la salute pubblica nel Tarantino. Dal 2013 la Commissione porta avanti nei confronti dell’Italia un procedimento d’infrazione per non aver provveduto a che l’ILVA rispettasse la legislazione dell’Ue che stabilisce le norme ambientali per le emissioni industriali. In esito a un procedimento penale nazionale i massimi dirigenti dell’ILVA sono stati rinviati a giudizio per presunto disastro ambientale e hanno lasciato la direzione della società. Per poter proseguire l’attività industriale ammodernando nel contempo l’impianto per adeguarlo alle norme ambientali, da giugno 2013 l’ILVA è gestita in amministrazione straordinaria da commissari nominati dal governo. La decisione odierna esplicita le attuali preoccupazioni della Commissione circa l’impiego di denaro pubblico per ammodernare la produzione nello stabilimento ILVA di Taranto, ma non impedisce all’Italia di sostenere le misure necessarie e urgenti per risanare la situazione ambientale e contenere l’inquinamento presente nel sito dell’ILVA e nelle zone circostanti e per migliorare la salute pubblica nel Tarantino.
Quando i giudici nazionali avranno individuato l’inquinatore responsabile, le autorità italiane dovranno, in ossequio al principio “chi inquina paga”, chiedergli di rimborsare, con i relativi interessi, il denaro pubblico speso per il risanamento ambientale e per il contenimento dell’inquinamento. Quest’indagine sugli aiuti di Stato non inciderà sul procedimento d’infrazione aperto nei confronti dell’Italia per quanto riguarda la normativa ambientale dell’Ue; le iniziative adottate dall’Italia affinché l’ILVA rispetti le norme ambientali dell’Ue sulle emissioni industriali devono essere conformi alla normativa dell’Ue sugli aiuti di Stato».Leggi tutto

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