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09 febbraio 2016

1)I livelli di Pm10 sono un fattore di rischio per il diabete in età pediatrica .2) A Genova il manifesto “Anche i bambini di Taranto vogliono vivere”.


Tratto da Inchiostro Verde

1)I livelli di Pm10 sono un fattore di rischio per il diabete in età pediatrica

 
I livelli di PM10 sono un fattore di rischio per il diabete insulino-dipendente in età pediatrica. A dimostrarlo è uno studio condotto dal dottor Agostino Di Ciaula (dirigente medico dell’ospedale di Bisceglie e medico Isde), pubblicato su Diabetes Research and Clinical Practice, la rivista internazionale organo della IDF (International Diabetes Federation), nel primo issue del 2016. Lo studio ha dimostrato, in una ampia popolazione (oltre 631.000 bambini tra 0 e 14 anni residenti in Puglia – anche a Taranto – tra il 2001 e il 2013), che i livelli di PM10 sono un fattore di rischio e che, in questi bambini, c’è una relazione tra i livelli atmosferici di PM10/ozono e l’età di insorgenza del diabete.“Ridurre il livello di inquinamento – spiega il dottor Di Ciaula – significa anche prevenire, almeno in parte, la comparsa di diabete nei bambini”.

Lo studio: http://authors.elsevier.com/a/1SWAFcOiPzJKJ

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Tratto da Inchiostro Verde

A Genova il manifesto “Anche i bambini di Taranto vogliono vivere”


Da oggi il manifesto dei “Genitori tarantini” è arrivato a Genova, con una piccola ma importantissima variante: “Anche i bambini di Taranto vogliono vivere”. 

«L’aggiunta dell’avverbio è doverosa per una città in cui le donne sono state protagoniste della protesta che ha portato alla chiusura dell’area a caldo dell’Ilva di Cornigliano – si legge in una nota stampa – il nostro manifesto, che sarà esposto per le prossime due settimane in corso Saffi, vuole essere un grido di aiuto rivolto a chi è riuscito a sconfiggere il mostro. Di chi ha visto, finalmente, prevalere il diritto alla vita rispetto al profitto assassino.  Corso Saffi, così lontano da Taranto ma così tristemente noto alle mamme e ai papà che si trovano a percorrerlo per accompagnare i propri figli al Gaslini. Perché a Taranto i bambini si ammalano di più, ma non si possono curare.
Una mamma di Cornigliano, parlando di Taranto, disse: “Lotteremo con Taranto. Le sofferenze che stanno vivendo i bambini di Taranto mi fanno soffrire come se fossero i nostri bambini. Continuo a lottare per vedere riconosciuta la loro dignità. Noi siamo pronte a lottare al loro fianco”. Ed è ai genitori di Cornigliano che ci rivolgiamo, perché non esistano bambini di serie A e bambini di serie B. Taranto chiama, Genova risponde?».

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