Tratto da Gallottiblog.it
Tra il dire e il fare…
Non era certo necessario il Convegno di Parigi per capire che, se vogliamo salvare il nostro pianeta e la salute, dobbiamo rinunciare alle fonti energetiche che inquinano e rivolgerci a quelle rinnovabili. Bene comunque che Parigi abbia solennemente sottolineato il tutto e che molti Paesi, tra cui l’Italia, abbiano aderito e deciso interventi in tal senso. Però purtroppo tra il dire e il fare… Così l’Agenzia delle Entrate, con la nuova circolare 2/E, ha deciso di andare controcorrente, togliendo dalla stima catastale alcune tipologie di impianti, come quelle che interessano le raffinerie, ed inserendo i pannelli fotovoltaici. Sintetizza bene il fatto Angelo Bonelli: “L’Agenzia delle entrate premia che inquina: tassa il fotovoltaico e dichiara esentasse centrali a carbone e raffinerie. E’ assurdo. Hanno deciso che gli impianti fotovoltaici negli immobili urbani entrano nella determinazione della stima catastale, mentre gli impianti delle raffinerie e delle centrali elettriche sono esclusi dalla tassazione”. Ci sembra molto chiaro. Lo stesso comportamento assurdo è appena stato adottato dal Parlamento europeo, che ha modificato il regolamento sugli ossidi di azoto, elevandone il livello. Qualcuno ha parlato chiaramente di una sanatoria nei confronti delle lobby automobilistiche e di un favore alla Merkel, invece di punire gli imbrogli delle case automobilistiche.
Si tratta di una scelta assurda, che va contro la salute e l’ambiente, un condono che premia i soliti furbi e potenti.
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