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31 marzo 2016

Fabio Balocco :Trivelle & co.: garantire i posti di lavoro o salvaguardare l’ambiente?

Stralcio  da Il Fatto Quotidiano 

Trivelle & co.: garantire i posti di lavoro o salvaguardare l’ambiente?

                                  di  
Trivelle, il sito “civetta” di Matteo per l’astensione
Ogni volta è la stessa storia. Ripetitiva, dunque, ed anche monotona.Chiudere un’attività imprenditoriale significa perdere posti di lavoro. .....
A parte il fatto che se ci si schiera sempre e comunque a favore dei posti di lavoro, allora, per coerenza, si dovrebbe anche essere contrari alla globalizzazione, che è – essa sì – la causa principale della chiusura di attività imprenditoriali sul nostro suolo o della loro delocalizzazione. A parte questo elemento non trascurabile, il mondo non si deve muovere? Deve rimanere statico?
L’attività di trivellazione in mare è un’attività potenzialmente pericolosa e mette a rischio un’attività invece potenzialmente compatibile con l’ambiente come il turismo (è di questi giorni la notizia dell’ennesima perdita di petrolio in mare).
Ma essa è solo una delle tante attività che ci circondano rischiose o dannose per l’uomo e la natura. Prendiamo l’industria delle armi. Sono 95.000 i lavoratori in Italia, ed il 40% dell’export va nei paesi islamici. Fra le armi, l’export di quelle leggere alimenta in parte guerre o violazione di diritti umani.....
Le grandi opere che devastano il territorio, quanti ne creano? La Tav Torino – Lione mille, per dieci anni. E gli inceneritori? E le centrali a carbone? Questo per non parlare delle industrie che seminano direttamente distruzione e morte. Come l’Ilva di Taranto oggi. O come, in passato, l’Eternit di Casale Monferrato o l’Acna di Cengio. Vi sono stati addirittura interi paesi che hanno prosperato grazie a fabbriche della morte.L’Agenzia Europea per l’Ambiente include nella lista dei siti più tossici del continente ben sessanta fabbriche italiane.....
Ecco la mappa delle area industriali inquinanti segnalate dalla Agenzia europea per l'ambiente.

Visualizza Le Ilva d'Italia in una mappa di dimensioni maggiori
Il fatto è che in un mondo ideale, nel mondo di Utopia, il dilemma posti di lavoro/salubrità ambientale o posti di lavoro/eticità dei prodotti non dovrebbe neanche porsi.
Il fatto è che invece quando oggi si pone, e spesso si pone, la bilancia pende sempre e comunque dalla parte dei posti di lavoro...

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