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24 giugno 2016

Wwf e Focsiv :Transizione energetica mondiale, giustizia sociale e dignità del lavoro

Transizione energetica mondiale, giustizia sociale e dignità del lavoro

Stralcio da Qualenergia
Serve consapevolezza sulla necessità di applicare una giusta transizione energetica verso il 100% di rinnovabili, considerando anche le sfide e le opportunità per coloro, lavoratori e comunità locali, che saranno influenzati da una decarbonizzazione globale. Se ne è discusso Simposio internazionale organizzato dal Wwf e dalla Focsiv.
La ricerca di una giusta transizione che assicuri alle società una sostenibilità energetica e la dignità del lavoro è stato il tema affrontato ieri, 23 giugno, dal Simposio internazionale organizzato dal Wwf e dalla Federazione degli organismi cristiani servizio internazionale volontario (Focsiv) dal titolo Una Transizione giusta per la nostra casa comune: energia, lavoro e sradicamento della povertà”'.
Obiettivo è promuovere il dialogo tra diversi attori globali e locali provenienti da Europa, Africa, Asia Orientale e America Latina per aumentare la consapevolezza sulla necessità di applicare una giusta transizione energetica verso il 100% di energie rinnovabili, considerando anche le sfide e le opportunità per coloro, lavoratori e comunità locali, che saranno influenzati da una decarbonizzazione globale.
“Oggi la politica è ancora saldamente legata a una vecchia economia se non espressione di questi interessi - ha dichiarato nel suo intervento introduttivo Gaetano Benedetto, direttore generale del WWF Italia - Il processo di responsabilizzazione è richiamato, oltre che dagli ambientalisti, da un lato dal mondo scientifico e dall’altro dal mondo cattolico che punta l’attenzione sugli effetti delle nostre scelte economiche. In questo quadro l’unione tra la cultura scientifica e ambientalista e il rispetto dei diritti è la saldatura ideale capace di individuare le soluzioni”.
“La transizione energetica implica la trasformazione di modelli di consumodel mondo del lavoro e delle società organizzate. Il pericolo è che si creino nuovi poveri e cresca la divisione tra paesi ricchi e nuovi emergenti, paesi cioè capaci di nuove tecnologie e quelli che subiscono, senza sapere come gestire questi cambiamenti e alla mercè di dinamiche senza controllo - ha aggiunto Gianfranco Cattai, Presidente di Focsiv - Devono essere soprattutto i paesi storicamente responsabili dell’aumento di emissioni di gas serra a farsi carico della responsabilità di questa transizione”.
Lo spirito dell’incontro ha trovato diversi spunti nell’Enciclica di Papa FrancescoLaudato Sì”...
Samantha Smith, leader della Global Climate and Energy Initiative del WWF International ha detto: “si pensava che gli effetti del cambiamento climatico avrebbero influenzato il pianeta tra una generazione. Invece oggi il più grande organismo vivente presente sulla terra, la Grande Barriera corallina australiana, è ormai danneggiata in modo irrecuperabile, colpita dalle conseguenze dell''uso di fonti fossili. L’Artico e le popolazioni che dipendono da questa regione stanno subendo effetti disastrosi dovuti a temperature di 20, 25 gradi superiori alla media dei mesi invernali. Ci sono 65 milioni di rifugiati ambientali nel mondo, un numero mai raggiunto prima delle due guerre mondiali”......
“Per promuovere un lavoro dignitoso per tutti che unisca sviluppo sociale e sostenibilità ambientale abbiamo stilato delle Linee guida”, ha detto van der Ree. “La nostra analisi mostra come la transizione verso le rinnovabili potrà creare 60 milioni di posti di lavoro entro il 2030 a condizione che siano attuate nuove politiche..... 

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