Tratto da Terranuoa.itTerranuova.it
Se l'inquinamento raggiunge il cervello
L'Alzheimer e altre malattie neurologiche si spiegherebbero con l'accumulo di metalli pesanti nel nostro cervello. Lo studio sulle nanoparticelle ritrovate nei tessuti cerebrali di chi abita nelle città inquinate
L’inquinamento continua a mietere vittime e a farci ammalare. Una morte su quattro a livello mondiale è causata da fattori di rischio ambientale. Sono 12,6 milioni le morti attribuibili all’inquinamento ambientale. In Europa nel 2012 l'inquinamento ha provocato 1,4 milioni decessi prematuri.
Gli scienziati continuano a indagare i rapporti tra inquinamento e malattie degenerative, e scoprono verità sempre più inquietanti. Il ferro ed altri metalli contenuti nei gas di scarico delle auto che vengono respirati possono raggiungere il cervello. Lo ha scoperto uno studio dell'università di Lancaster pubblicato dalla rivista Pnas, che ha trovato nei campioni le stesse particelle che alcuni studi legano alla comparsa dell'Alzheimer.
Gli scienziati continuano a indagare i rapporti tra inquinamento e malattie degenerative, e scoprono verità sempre più inquietanti. Il ferro ed altri metalli contenuti nei gas di scarico delle auto che vengono respirati possono raggiungere il cervello. Lo ha scoperto uno studio dell'università di Lancaster pubblicato dalla rivista Pnas, che ha trovato nei campioni le stesse particelle che alcuni studi legano alla comparsa dell'Alzheimer.
I ricercatori hanno analizzato campioni di tessuto cerebrale di 37 persone, 29 abitanti di Città del Messico, una delle città più inquinate al mondo, tra 3 e 85 anni, e il resto di residenti a Manchester, di età compresa tra 62 e 92 anni e in alcuni casi malati di patologie neurodegenerative. Tutti contenevano grandi quantità di nano-particelle di ossidi di ferro, della stessa forma sferica di quelle che si creano con la combustione, mentre quelle derivanti dal ferro presente naturalmente nell'organismo hanno forma di cristalli, mentre in misura minore sono state trovate tracce di altri metalli, come il platino, contenuti nelle marmitte catalitiche. "E' estremamente preoccupante - ha commentato Barbara Maher, l'autrice principale, alla Bbc -. Quando si studia il tessuto si vedono le particelle distribuite fra le cellule, e quando si fa l'estrazione ci sono milioni di particelle in un singolo grammo di tessuto. Sono un milione di opportunità di creare danno. Queste sostanze sono un pericolo per la salute, per patologie come l'Alzheimer”.
di Dario Scacciavento
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