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13 novembre 2016

Fianona 3 torna nel cassetto, Zagabria pensa “green” e fa dietrofront




 Sembra che sia stato riposto definitivamente nel cassetto - o meglio cestinato - il contestato progetto della centrale termoelettrica a Fianona 3, per anni duramente contestato dagli ambientalisti .
ALBONA. Sembra che sia stato riposto definitivamente nel cassetto - o meglio cestinato - il contestato progetto della centrale termoelettrica a Fianona 3, per anni duramente contestato dagli ambientalisti dall'opinione pubblica istriana a causa del pesante impatto ambientale. Il dietrofront di Zagabria che più di tanto non sorprende alla luce della campagna generale contro l'emissione di gas a effetto serra, si spiega nella ripartizione delle competenze nei vari settori di attività tra le forze politiche al governo.

Ebbene quello energetico passa nelle competenze dello schieramente civico Most (Il Ponte) alleato dell'Hdz, che ne ha delineato le direttrici di sviluppo fino al 2030. La stesura tecnica del documento, come scrive il Glas Istre, è stata affidata alla società Ekonerg già al lavoro, in quanto la strategia deve venir consegnata entro l'anno in corso. Ebbene, stando a fonti ufficiose Most avrebbe fornito dei precisi parametri da rispettare rigorosamente. Primo fra tutti, il passaggio alle fonte energetiche rinnovabili quindi niente più combustibili fossili come ad esempio il carbone e neanche il gas naturale che invece aveva incontrato i favori degli ambientalisti. Un secondo punto riguarda il miglioramento di quella che viene definita efficienza energetica di case e di palazzi, peraltro già in atto in numerose città del paese. Ossia il governo mette a disposizione degli incentivi per l'isolamento termico delle facciate e dei tetti e per la sostituzione dei vecchi infissi con nuovi più idonei. E in più, entro il 2020, la Croazia ha l'obbligo di mettere fuori uso le centrali a carbone per un totale di 1.200 Megawatt di corrente elettrica sul totale di 3.600. Continua  a leggere qui 

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