Tratto da Il Secolo XIX
Genova - "Stop ai veleni", "No alle fonti fossili". La protesta delle associazioni ambientaliste arriva di prima mattina con striscioni e slogan contro la possibile ripresa delle attività della centrale Enel. Un blitz in contemporanea all'attracco della nave “Sider Tis” partita lunedì da Capodistria con poco più di tremila tonnellate di carbone. Il carico è ancora a bordo della nave e potrebbe essere scaricato lunedì.
La nave-cargo era già attesa domenica scorsa ma aveva scaricato 4mila tonnellate di carbone ad Ancona, prima di raggiungere lunedì scorso Capodistria, in Croazia.
"L'apertura della centrale non porta nessun vantaggio ai cittadini, solo a Enel e alla Francia a cui verrà inviata energia. Per noi resterà solo il particolato e i rischi per la salute - attacca Andrea Agostini di Legambiente - Ci battiamo da vent'anni per la dismissione di questa centrale pericolosissima, abbiamo mostrato il nostro dissenso con civiltà ma non devono essere solo i cittadini a cercare di difendersi. Il sindaco e i politici locali possono fermare tutto, basta una delibera, una loro decisione. Ma questa ipotesi non è stata nemmeno presa in considerazione".
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