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11 maggio 2017

'Inquinamento ambientale': la denuncia ad Eni dai sindaci di Viggiano eGrumento a tutela dei cittadini.

Tratto da LA SIRITIDE 


“E’ un evento di enormi proporzioni ed acclarato scientificamente. 
Il nostro è un atto dovuto, a tutela dei cittadini e per mostrare la schiena dritta degli amministratori locali”.
 E’ quanto affermato in conferenza stampa a Potenza da parte del sindaco di Viggiano, Amedeo Cicala, il quale ha esposto denuncia ai Carabinieri nei confronti di Eni in merito alle conseguenze dello sversamento di greggio dello scorso gennaio dal Centro Oli Val d’Agri. Nel merito, contenuta una relazione cronologica degli eventi e contestato il reato d’inquinamento ambientale (articolo 452 bis del codice penale) con costituzione di parte civile e richiesta di risarcimento danni in un eventuale processo.
 Medesimo provvedimento è stato presentato dall’omologo di Grumento Nova, Antonio Imperatrice, che nelle sorse ore ha proibito nuovamente in via cautelativa l’uso del terreno agricolo prossimo al tubo di drenaggio delle acque di scolo di località Fosso del Lupo, dove è stata riscontrata la propagazione dell’inquinamento. Una decisione emersa dopo la Conferenza di Servizi tenuta al Dipartimento Ambiente regionale, dal quale è arrivato un primo ok al piano di caratterizzazione necessario alla bonifica da parte della compagnia petrolifera. Ai giornalisti, Cicala ha parlato con certezza di “anni necessari” per la normalizzazione del territorio e auspicato la riattivazione delle attività al Cova solo ed esclusivamente in presenza di rassicurazioni. “L’incidente si sarebbe potuto evitare – ha proseguito – se Eni avesse puntato sulla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto. Siamo per una attività estrattiva esclusivamente nel pieno rispetto delle regole e sui possibili investimenti futuri prospettati dai vertici aziendali vi sarà una attenta valutazione di compatibilità con le esigenze della valle”. 

Nico Basile 

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