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13 luglio 2017

WWf, Greenpeace e Legambiente:AL VIA LA PETIZIONE #MIGLIAIADIVITE PER CHIUDERE TUTTE LE CENTRALI A CARBONE ENTRO IL 2025

Immagini tratte da http://www.stopcarbone2025.org/

Tratto da canalenergia 

AL VIA LA PETIZIONE #MIGLIAIADIVITE PER CHIUDERE TUTTE LE CENTRALI A CARBONE ENTRO IL 2025

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La chiusura definitiva di tutte le centrali a carbone entro il 2025. E’ la richiesta fatta al Governo italiano, al centro della petizione #MIGLIAIADIVITE di cui sono capifila WWF Italia, Greenpeace Italia e Legambiente. 

LA PETIZIONE E LA DEFINIZIONE DELLA SEN

La petizione arriva in un momento chiave per il comparto energetico del nostro Paese, legato alla definizione della Strategia Energia Nazionale (in consultazione fino al 31 agosto). In questo senso“è importante che i cittadini italiani facciano sentire la propria voce”,  sottolinea una nota dei promotori dell’iniziativa.

GLI SCENARI DELLA SEN 

Nel documento per la prima volta si prende in considerazione l’uscita dal carbone come fonte di energia elettrica, “ma purtroppo il Governo non è riuscito ad assumere una posizione netta e ambiziosa a favore di una data certa e possibile: per i promotori della petizione, il carbone in Italia deve chiudere entro il 2025”, sottolineano WWf, Greenpeace e Legambiente. 
"La proposta di strategia - si legge ancora nella nota -  prevede: uno scenario base, con il mantenimento di 4 centrali su 10, tra cui la centrale di Brindisi, la più inquinante d’Italia; uno intermedio, con la chiusura anche di Brindisi, e uno più avanzato, che prevede la chiusura di tutte le centrali entro il 2030, e non al 2025, come necessario. Il Governo, però, cerca in qualche modo di disincentivare questo ultimo scenario paventando alti costi e frapponendo ostacoli”
Tuttavia spostare la data dal 2025 al 2030, per i promotori della petizione, metterebbe in pericolo migliaia di vite umane. “Posporre questo passo di 5 anni, far sopravvivere il carbone fino al 2030 - sottolinea la nota - costerebbe invece migliaia di vita umane e comporterebbe costi sanitari maggiori dei 2,7, miliardi preventivati per l’abbandono di quel combustibile al 2025. Per non parlare dei costi altissimi per il clima, delle migliaia di ettari di terreni agricoli avvelenati”.
 L’impatto negativo dell’uso del carbone
 sul clima 
Il carbone è il combustibile fossile che, quando viene bruciato, impatta in maniera più consistente sul cambiamento climatico a causa delle elevate quantità di CO2 prodotte. Negli ultimi 6 anni in Italia sono state circa 3600 le vittime dei disastri provocati da eventi meteo estremi, e a livello globale si parla di 2 miliardi di potenziali “rifugiati” climatici nel 2100.

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