Tratto da Kyoto club
27 febbraio 2018 (Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare)
Il CDM approva il decreto di riduzione delle emissioni inquinanti
Lo scorso 22 febbraio il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legislativo che attua la direttiva UE 2016/2284 in materia di riduzione delle emissioni nazionali di alcuni inquinanti atmosferici. Nello specifico, si punta a ridurre le emissioni nazionali annue di una serie di sostanze per rispettare entro il 2020 e il 2030 i livelli di emissioni stabiliti.
Roma, 22 febbraio 2018 – E’ stato approvato oggi in esame preliminare dal Consiglio dei Ministri, su proposta del presidente Paolo Gentiloni e del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, un decreto legislativo in attuazione della direttiva Ue 2016/2284 in materia di riduzione delle emissioni nazionali di alcuni inquinanti atmosferici. Il provvedimento ha l’obiettivo di perseguire il miglioramento della qualità dell’aria e la salvaguardia della salute umana e dell’ambiente e di promuovere una partecipazione più efficace dei cittadini ai processi decisionali.
In particolare, in conformità alla direttiva Ue, lo schema di decreto mira a ridurre le emissioni nazionali annue di origine antropica di una serie di sostanze (il biossido di zolfo, gli ossidi di azoto, i composti organici volatili non metanici, l’ammoniaca e il particolato fine) per rispettare entro il 2020 e il 2030 i livelli di emissioni stabiliti. Prevede l’attivazione del monitoraggio delle emissioni di una serie di sostanze per cui non sono previsti obblighi di riduzione e la creazione di dati sugli impatti sugli ecosistemi dell’inquinamento atmosferico.
Lo schema di decreto disciplina inoltre un’azione coordinata e omogenea tra le istituzioni - statali, regionali e locali – coinvolte. Per quanto attiene al ministero dell’Ambiente, gli è conferita la gestione della procedura di elaborazione e di adozione del programma nazionale, per la cui attuazione è prevista l’istituzione, alla presidenza del Consiglio, di un tavolo di coordinamento tra i ministeri dell’Ambiente, Sviluppo economico, Infrastrutture, Politiche agricole, Salute e le autorità regionali e locali designate dalla Conferenza unificata.
La normativa sugli obblighi di riduzione delle emissioni attualmente in vigore è quella contenuta nel decreto legislativo 21 maggio 2004 n.171.
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