20,000 scienziati lanciano un Avviso all'Umanita' sui cambiamenti climatici
L'articolo si chiama: "World Scientists' Warning to Humanity: A Second Notice" ed e' stato
pubblicato a Novembre del 2017 nella rivista Bioscience.
Era un appello da parte di un gruppo di scienziati al resto dell'umanita' affinche' ci svegliassimo e agissimo sui cambiamenti climatici, il piu' grande rischio alla vita sul pianeta. Alla vita di tutti.
Nel giro di pochi mesi la lettera aperta ha ricevuto il supporto di circa 20,000 persone da tutto il mondo, ben 184 nazioni ed e' in questo momento il sesto articolo piu' discusso su uno dei principali contatori di lavori scientifici mondiali, su un totale di 9 milioni di articoli. Il contatore si chiama Altmetric. E ancora, l'articolo e' stato usato da vari gruppi politici ed ambientali per chiedere maggiore impegno da parte della politica in decisioni concrete, dal Canada fino ad Israele.
Insomma, e' stato un articolo che ha causato discussioni e presa di coscienza e di posizione in tutto il mondo, dagli scienziati al pubblico, come dice il principale autore, un professore di ecologia, William Ripple della Oregon State University.
Perche' l'articolo si chiama "A Second Notice"? Qual'era il primo?
Perche' nel 1993 venne pubblicato il primo notice, da parte del gruppo no-profit Union of Concerned Scientists. A quel tempo gia' si parlava dei danni causati dall'uomo sul pianeta e venne firmato da 1,700 persone di scienza, inclusi la maggior parte dei premi Nobel nelle scienze che fossero viventi.
Diceva cosi :"Human beings and the natural world are on a collision course."
E cioe' che l'uomo e la natura sono destinate a scontrarsi, a causa del buco nell'ozono, inquinamento, la perdita di acqua potabile, eccesso di pesca, deforestazione, attacchi agli habitat della vita selvatica, aumenti dei gas serra, della temperatura e troppi esseri umani sul pianeta.
Venticinque anni fa.
Venticinque anni dopo i nuovi autori ricordano che purtroppo non ci sono stati molti progressi sulla protezione dell'ambiente e, di conseguenza, di noi stessi.
Aggiungono che il tempo sta per finire e che i cambiamenti climatici hanno davvero potenzialita' catastrofiche, in primo luogo grazie all'uso di fonti fossili.
Cosa fare? Gli autori del secondo notice dicono che occorrono misure urgenti per evitare il disastro, e dicono che sta a noi cittadini normali mettere pressione ai nostri governanti affinche' prendano iniziative adeguate per salvare il pianeta. E' un imperativo morale per l'umanita' presente e futura.
A causa della grande risonanza dell'articolo, BioScience ha pubblicato una aggiunta in queste settimane.
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