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23 luglio 2018

Inquinamento ambientale: ecco cosa succede alla ...salute


Tratto da Osservatorio diritti

Inquinamento ambientale: ecco cosa succede alla nostra salute

Maggiori probabilità di ammalarsi di tumore. Patologie di ogni tipo in aumento. E i più colpiti sono soprattutto i bambini. Ecco che cosa provocano i vari tipi di inquinamento sulla salute in Italia.

ha collaborato Angela Calzoni
I bambini e i ragazzi che vivono in un ambiente inquinato, magari vicino a una discarica, a un inceneritore, a un polo industriale o petrolchimico che rilasciano sostanze tossiche, hanno il 9% in più di probabilità di ammalarsi di tumore rispetto ai coetanei. Lo dimostrano i dati raccolti dall’Istituto superiore di sanità e pubblicati a giugno nell’ultimo aggiornamento dello studio Sentieri. Un documento che monitora gli effetti che l’inquinamento ha avuto sulla popolazione italiana fino al 2013.
In tutto, da quanto emerge dall’indagine, sono circa 6 milioni gli italiani che vivono vicino a zone altamente inquinate, molte delle quali sono Siti di interesse nazionale. Ma gli effetti delle sostanze nocive si fanno sentire su una fascia ben più ampia di popolazione. E a farne le spese sono soprattutto i giovani e i giovanissimi, come dimostra l’aumento dei casi di tumori nella fascia 0-24 anni.
 E i numeri non lasciano spazio ai dubbi.

Inquinamento: tumori in crescita tra bambini e giovani

Rispetto alle medie regionali, gli under 24 che abitano in zone contaminate contraggono molto più frequentemente leucemie (+66%) e linfomi (50%). Aumentano del 36% anche i tumori al testicolo e del 62% i sarcomi. Questi ultimi sono considerati patologie “sentinella” dell’esposizione alle diossine, rilevate anche tra gli adulti che risiedono nelle stesse aree. Segnale che l’inquinamento ha effetti importanti sulla salute di tutta la popolazione e che diventano devastanti sui giovani e giovanissimi. Ma c’è di più. Le sostanze tossiche iniziano a colpire durante la gravidanza......

Inquinamento: ricerca indaga gli effetti sui neonati

A marzo l’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Ircss) Burlo Garofolo di Trieste ha iniziato uno studio sui primi 1.000 giorni dei neonato, dal concepimento al compimento del secondo anno di vita, per vedere quanto incida l’esposizione a inquinanti ambientali come pesticidi e metalli pesanti.
inquinamento
«Obiettivo primario dello studio è stilare una mappa, per ora in cinque regioni italiane pilota, del carico di esposizione ambientale delle donne in gravidanza e dei neonatifino a 24 mesi», spiega Luca Ronfani, pediatra epidemiologo del Burlo e responsabile scientifico del progetto.
«I dati che produrremo serviranno ai decisori politico-sanitari per pianificare interventi di prevenzione in sanità pubblica». I prossimi due anni saranno necessari per raccogliere informazioni e dati fondamentali per predisporre un metodo di lavoro sia per i pediatri sia per tutto il personale medico degli ospedali oncologici.

Inquinamento atmosferico, dell’acqua, dell’aria, del suolo: i danni dei metalli pesanti sulla salute

Anche i dati raccolti dalla Federazione internazionale dei ginecologi e ostetricidimostrano come la presenza di metalli pesanti presenti nella placenta, dovuti all’inquinamento ambientale, porti ad alti tassi di morte fetaleparti prematuri e basso peso dei neonati alla nascita.
«Spesso i bambini presentano anche danni cognitivi, per curare i quali ogni anno in tutta Europa vengono spesi 194 miliardi di euro», sottolinea la dottoressa Gentilini, in base alle stime degli oncologi europei.
Tutti rischi a cui i bambini, da Aosta a Trapani, sono stati esposti per anni e continuano a essere esposti. Magari senza saperlo. Negli ultimi mesi, infatti, ci sono stati diversi incendi in discariche autorizzate e non, da Nord a Sud. Gli ultimi, in ordine di tempo, sono divampati a Macerata e a Muggiano, in provincia di Milano. In entrambi i casi, i sindaci hanno invitato la popolazione a non aprire per alcune ore le finestre, non spostarsi se non per motivi di emergenza e a non comprare cibo fresco proveniente dalla zona subito dopo i roghi.

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