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13 settembre 2018

Il sindaco di Brindisi incontrerà Enel: un nuovo futuro per la centrale di Cerano?

Tratto da Stop carbone WWF 

Il sindaco di Brindisi incontrerà Enel: un nuovo futuro per la centrale di Cerano?

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BRINDISI – Carte scoperte sul futuro prossimo della centrale Enel di Cerano, spina nel fianco del Comune di Brindisi da anni. “Il mondo cambia, dopo il grido di dolore del no al carbone, è tempo di voltare pagina”: il sindaco Riccardo Rossi ha chiesto alla società elettrica impegni certi sulla dismissione del carbone usato come combustibile, in vista del 2025 e investimenti per garantire i livelli occupazionali. Senza rinvii: il 26 settembre incontrerà i manager di Enel per avere risposte, impegni e certezze.
Il messaggio
......“Il mondo cambia”, ha detto il sindaco al suo primo appuntamento con il mare di gente sul lungomare. “Dieci anni fa proprio qui in occasione della festa patronale, sulla sommità delle scalinate, fu srotolato uno striscione che diceva No Al Carbone”. Rossi lo ricorda bene, assieme a tutti gli attivisti di Brindisi Bene Comune. “Era il grido di dolore di una comunità ferita che chiedeva rispetto, sono passati dieci anni e oggi i tempi sono maturi. L’ avvento delle rinnovabili, le mutate condizioni del mercato termoelettrico hanno ridotto di oltre il sessanta per cento le attività della centrale. L’arrivo della strategia energetica Nazionale che impone al 2025 la chiusura del carbone in Italia, impone un cambio di passo”, ha detto parlando ai brindisini.
L’incontro
“Tra pochi giorni, il 26 settembre, incontrerò a Brindisi il responsabile delle attività Enel in Italia.......
“La città ha pagato un prezzo elevatissimo in termini di ambiente e salute come le indagini epidemiologiche hanno documentato”, ha ricordato Rossi. Indagini che sono arrivate in  Procura, nel processo pendente in Appello sulle polveri di carbone, al quale però l’Amministrazione non partecipa non avendo proposto per tempo il ricorso contro l’esclusione dal risarcimento dei danni, decisa con sentenza dal Tribunale di Brindisi. C’è, come parte civile, la Provincia con richiesta di 500 milioni di euro. Il rappresentante della pubblica accusa, prima della pausa estiva, ha già chiesto la conferma della condanna per imbrattamento a nove mesi per i dirigenti del sito di Brindisi,  Calogero Sanfilippo e Antonino Ascione, sottolineandone la consapevolezza.....Continua la lettura su Stop carbone wwf

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