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14 ottobre 2018

Marco Grondacci :Sul futuro dell’area a Enel a Spezia finiamola con il politichese e coinvolgiamo la città!

Tratto da note di  Grondacci

Sul futuro dell’area a Enel a Spezia finiamola con il politichese e coinvolgiamo la città!


Continuo a leggere sui mass media spezzini dichiarazioni fantasiose per giustificare la scelta  contenuta nell’ordine del giorno approvato dal consiglio comunale sul futuro dell’area attualmente occupata dalla centrale Enel. Come è noto uno dei punti principali di quell’ordine del giorno è quello di impegnare la Giunta Comunale e il Sindaco nella richiesta all’Enel di restare nell’area con investimenti in particolari diretti a realizzare una nuova centrale a gas.
Provo a chiarire la questione andando per voci come se fosse un dizionario sull futuro di quest’area così rilevante per la città.
.....
  SALUTE 
Si dice che con la fine del carbone si tutela la salute. Su questo siamo tutti d’accordo ma la salute si tutela anche attrezzandosi per le scelte future che sarebbero sicuramente più lungimiranti soprattutto in termini di prevenzione sanitaria se si avviasse da subito uno studio di danno sanitario prodotto dalla centrale in città in tutti questi decenni, facendolo seguire da una valutazione integrata di impatto ambientale e sanitario sugli scenari futuri dell’area compreso quello della ipotizzata centrale a gas....

DESTINAZIONE INDUSTRIALE DELL’ARE ENEL
Per evitare che l’eventuale mantenimento della destinazione industriale dell’area diventi il volano per realizzare nuove attività inquinanti (non solo quindi la centrale a gas per capirci) esiste lo strumento di regolamentazione della presenza delle industrie insalubri che rientra pienamente nei poteri comunali. Non si tratta di prendere tutto l’elenco di tali tipologie di industrie ma di escludere quelle più pericolose (impianti di rifiuti, centrali termoelettriche convenzionali, impianti chimici per es.).....

POTERI DEL SINDACO 
Qualcuno della maggioranza che ha votato l’odg del Consiglio Comunale a favore della centrale a gas ha dichiarato che il Sindaco sul futuro dell’area Enel non ha poteri. Non è così infatti:
1. il Sindaco come massima autorità sanitaria può esercitare i suoi poteri in materia di regolamentazione delle industrie insalubri da collocare nell’area
2. il Sindaco come capo politico della Amministrazione Comunale può decidere il destino urbanistico dell’area anche attraverso la procedura di valutazione ambientale strategica o del nuovo PUC o di una variante apposita per l’area
3. nell’immediato il Sindaco può evitare, se dovesse porsi realmente, il rischio che la centrale duri sino al 2021 od oltre alle non adeguate condizioni ambientali attuali (frutto anche di un AIA non all’altezza dei rischi sanitari prodotti dall’impianto), avviando una analisi dei dati sanitari nell’area interessata dalla ricaduta dei fumi elaborando le motivazioni per chiedere la revisione dell’AIA con nuove prescrizioni in questa fase di transizione verso la chiusura o addirittura la sospensione della attività della centrale. Lo prevede il testo unico ambientale questa funzione del Sindaco che può essere esercitata anche dopo il rilascio dell’AIA quindi da subito!
4. non solo ma il Sindaco potrebbe immediatamente avviare una istruttoria per colmare una lacuna della procedura dell’AIA rilasciata nel 2013. All’epoca il Sindaco in carica non rilasciò il Parere Sanitario (atto obbligatorio per legge) previsto all’interno dell’AIA.
5. chiedere chiarimenti sulla documentazione fino ad ora prodotta da Enel sullo stato di inquinamento dei terreni interessati dalla centrale (la c.d. Relazione di Riferimento) e quanto questa documentazione sia adeguata alla nuova normativa sulla garanzie dì fideiussorie intervenuta dopo che Enel ha depositato detta Relazione.

Insomma di “cosine” ne potrebbe fare il sig. Sindaco che dite?

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