Malattie e danni all’ambiente, cittadini in giudizio contro Eni e governo: verso la decisione
Gela. Non saranno brevi i tempi per la decisione sul ricorso presentato da alcune famiglie e da cittadini che hanno deciso di citare in giudizio sia Eni sia gli enti che avrebbero dovuto garantire controlli e monitoraggi ambientali nell’area locale. L’azione civile è stata avviata già tre anni fa, con il ricorso proposto dall’avvocato Emanuele Maganuco, nell’interesse di chi deve convivere con gravi patologie o si ritiene danneggiato dalle condizioni ambientali accertate in città. La causa è stata incardinata davanti ai giudici civili del tribunale di Caltanissetta e sono state chiamate a rispondere le principali istituzioni locali e nazionali. C’è anche la presidenza del consiglio. In apertura, il legale ha subito declinato eventuali responsabilità, facendo leva sulla nomina, già dopo lo stato d’emergenza del 1999, di un commissario individuato nel Presidente della Regione. Tra le parti in giudizio, non manca neanche il Comune, rappresentato dall’avvocato Mario Cosenza. Per Palazzo di Città sarebbero stati effettuati tutti gli interventi di competenza comunale proprio per prevenire fenomeni d’inquinamento e contaminazione legati alla presenza industriale, con tanto di ordinanze ufficiali. Inoltre, è stato sottolineato come le amministrazioni comunali succedutesi nel tempo abbiano scelto, perlomeno negli ultimi anni, di costituirsi sempre parte civile nei vari procedimenti penali scaturiti dalle indagini dei magistrati della procura.
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