Tratto da Il Fatto alimentare
Inquinamento da Pfas in Veneto, 137 milioni di danni ambientali. Il calcolo effettuato dall’Ispra e comunicato dal ministro dell’Ambiente
Il danno ambientale provocato dai Pfas (sostanze perfluoroalchiliche) nelle province di Vicenza, Verona e Padova ammonta a 136,8 milioni di euro. Il calcolo è stato fatto dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) ed è stato comunicato dal ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, alla commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti. “Avendo questo dato ci possiamo costituire con l’Avvocatura di Stato nel procedimento a carico del responsabile dell’inquinamento, almeno per 136,8 milioni di euro che devono entrare nelle casse dello Stato per andare alla bonifica e riparare il danno cagionato dal 1990”, ha detto il ministro.
I Pfas hanno inquinato le falde acquifere di una sessantina di comuni del Veneto e sono entrati nella catena alimentare, probabilmente a causa degli scarichi della fabbrica Miteni, che poche settimane fa ha dichiarato fallimento, cessando le attività. In gennaio il presidente della Regione Veneto ha emesso un’ordinanza che vieta fino al 30 giugno il consumo del pesce pescato proveniente dalle aree dove sono state riscontrate positività analitiche per i Pfas.
La Regione, che ha già deciso di costituirsi parte civile, dichiarandosi parte offesa, sollecita il ministero dell’Ambiente affinché fissi dei limiti nazionali ai Pfas. Quelli stabiliti dalla Regione sono oggetto di decine di ricorsi, con richieste di risarcimento danni del valore di un centinaio di milioni, perché ritenuti troppo bassi. .....
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