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02 febbraio 2019

Oms 2019: virus e altri pericoli per la salute globale

Tratto da Focus

 Oms 2019: virus e altri pericoli per la salute globale

Nella lista stilata dall'Organizzazione mondiale della sanità: pericoli noti, come la resistenza dei batteri agli antibiotici e l'inquinamento, e nuovi temi, come la diffidenza verso i vaccini.


Tratto da Focus

L’Organizzazione mondiale della Sanità ha appena stilato un elenco delle minacce più gravi, per il futuro imminente, alla salute degli abitanti del pianeta. Fra pericoli noti e altri che, all’apparenza, non sembrano riguardarci nel nostro angolo privilegiato di mondo, c’è una new entry da tempo al centro dell’attenzione anche da noi: l’esitazione verso le vaccinazioni. Ecco una sintesi del documento dell'Oms.

L’INQUINAMENTO DELL’ARIA E I CAMBIAMENTI CLIMATICI.
Per l'Oms, l'inquinamento dell'aria che respiriamo è la più grave minaccia ambientale alla salute. Non a caso, se si considera un dato impressionante: 9 persone su 10 respirano ogni giorno aria con livelli di inquinamento considerati critici. Ormai è assodato che gli inquinanti microscopici, penetrando nelle vie respiratorie e nel sistema circolatorio, provocano danni diffusi all’organismo.

La stima è che 7 milioni di persone (e probabilmente anche di più)
muoiano prematuramente ogni anno per malattie causate dall’esposizione agli inquinanti atmosferici: dal cancro all'infarto e all’ictus. Nonostante la stragrande maggioranza di queste morti sia nei Paesi in via di sviluppo, anche quelli industrializzati non sono risparmiati. In Europa, l’Italia ha il record negativo delle morti stimate dovute all’inquinamento: circa novantamila l’anno.

L’Oms include anche i cambiamenti climatici tra i pericoli per la salute provocati dall’inquinamento dell’aria (in questo caso attraverso l’aumento dei gas serra in atmosfera), con 250.000 morti in più all’anno attesi tra il 2030 e il 2050 a causa di malnutrizione, malaria, diarrea e ondate di calore. Avvertimenti di cui, nonostante i dati incontrovertibili sull’entità del fenomeno in atto, continuiamo a non tenere conto, un po’ come passeggeri che ballano sul ponte del Titanic.
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