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27 luglio 2019

NUOVI GUAI PER L'ITALIA SU INQUINAMENTO AMBIENTALE

    Tratto da bighunter.it

NUOVI GUAI PER L'ITALIA SU INQUINAMENTO AMBIENTALE


 

L'Italia continua ad essere nel mirino dell'Ue per le infrazioni in materia di ambiente.Oltre alle multe multimilionarie già comminate al nostro Paese per gravi violazioni sulla messa in sicurezza delle discariche pericolose per la salute umana e per altre situazioni inquinanti, potremmo presto dover accollarci altri pesanti fardelli a causa dell'incuria ambientale.

La Commissione europea ha infatti appena deciso di inviare all'Italia un parere motivato (seconda fase della procedura di infrazione, prossima dunque al deferimento alla Corte di Giustizia Ue e alle multe) per il mancato trattamento delle acque di scarico rubane in ben 13 Regioni 
(Abruzzo, Calabria, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e Toscana). Sono  237 gli agglomerati urbani con oltre 2.000 abitanti a non disporre di adeguati sistemi di raccolta e trattamento delle acque di scarico urbane.  Sulle acque reflue ci sono anche altre procedure aperte. Per una di queste stiamo già pagando. L'Italia ha già versato 25 milioni di euro, più 30 milioni per ogni semestre di ritardo nella messa a norma di oltre settanta centri urbani o aree sprovvisti di reti fognarie e adeguati depuratori.

Non è finita qui. La Commissione europea ha inoltre aperto due nuove procedure di infrazione contro l'Italia per mancata notifica delle sanzioni adottate a livello nazionale in caso di violazione delle norme Ue sui gas fluorurati a effetto serra e sulla trasposizione delle regole Ue sui biocarburanti sostenibili. Infine, l'esecutivo Ue ha deferito alla Corte di giustizia Ue il nostro Paese per il mancato recepimento delle norme di sicurezza per la protezione contro l'esposizione alle radiazioni ionizzanti.

Riguardo alla lettera inviata all'Italia dalla Commissione europea sulla questione delle fogne e dei depuratori, il Ministro Costa ha fatto sapere che  "è stata approvata nella legge Sblocca Cantieri la norma che amplia i poteri del commissario alle acque, secondo il modello già funzionante per le discariche, dove la commissione europea sta scomputando le procedure. Anche su questo, quindi, siamo sulla buona strada". 

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