COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE.

QUESTO BLOG UTILIZZA COOKIES ,ANCHE DI TERZE PARTI.SCORRENDO QUESTA PAGINA ,CLICCANDO SU UN LINK O PROSEGUENDO LA NAVIGAZIONE IN ALTRA MANIERA ,ACCONSENTI ALL'USO DEI COOKIES.SE VUOI SAPERNE DI PIU' O NEGARE IL CONSENSO A TUTTI O AD ALCUNI COOKIES LEGGI LA "COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE".

03 ottobre 2019

Basta carbone, ecco le assicurazioni che hanno fatto la svolta

Tratto da Valori 


Basta carbone, ecco le assicurazioni che hanno fatto la svolta

Rischi troppo elevati: il gigante statunitense Chubb è l'ultimo a scegliere di non assicurare più centrali a carbone. Scelta analoga per una ventina di altre società.
«Chubb riconosce la realtà dei cambiamenti climatici e il sostanziale impatto delle attività umane sul nostro pianeta. La transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio implica la pianificazione e l’azione di politici, investitori, imprese e cittadini
Quello di Chubb dell’estate 2019 è stato un annuncio diffuso senza troppa enfasi. Ma la fuga dal carbone del maggior gruppo assicurativo commerciale degli Stati Uniti (in un mercato da oltre 12 miliardi di dollari di premi diretti) non può che fare notizia. E di sicuro ha fatto rumore nelle stanze delle principali compagnie di assicurazioni di tutto il mondo, o almeno di quelle che ancora non hanno preso posizione sul terreno del disinvestimento dai combustibili fossili.

TABELLA principali assicurazioni commerciali USA per premi sottoscritti – fonte Statista 2019

Il primo luglio, infatti, Chubb ha annunciato la sua nuova politica per affrontare il cambiamento climatico. O meglio, una politica relativa alla sottoscrizione di contratti e investimenti relativi al carbone per la quale «la società non sosterrà più la costruzione e l’esercizio di nuove centrali a carbone o nuovi rischi per le aziende che generano più del 30% dei loro ricavi dalle miniere di carbone o dalla produzione di energia dal carbone».
Parole definitive, che non lasciano spazio a fraintendimenti sulle intenzioni, quindi, e che proseguono nel dettare una linea anche sugli accordi già stipulati. Chubb precisa che «La copertura assicurativa per i rischi esistenti nelle centrali a carbone che superano questa soglia sarà gradualmente eliminata entro il 2022 e per i servizi di pubblica utilità a partire dal 2022».

Nessun commento: