COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE.

QUESTO BLOG UTILIZZA COOKIES ,ANCHE DI TERZE PARTI.SCORRENDO QUESTA PAGINA ,CLICCANDO SU UN LINK O PROSEGUENDO LA NAVIGAZIONE IN ALTRA MANIERA ,ACCONSENTI ALL'USO DEI COOKIES.SE VUOI SAPERNE DI PIU' O NEGARE IL CONSENSO A TUTTI O AD ALCUNI COOKIES LEGGI LA "COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE".

05 novembre 2019

Recomon Gas killer del clima,

copertina dello studio di Energy Watch group
Tratto da Recomon

Gas killer del clima, peggiore di petrolio e carbone

[di Elena Gerebizza]
Il tema della chiusura delle centrali a carbone si scontra in Italia con quello della loro sostituzione con nuovi impianti turbogas, che il governo e le società coinvolte – Enel e A2A in primis – propongono come necessari, e sopratutto meno inquinanti di quelli a carbone. Anche fuori dalla provinciale Italia, e del nostrano dibattito debole e poco informato sul tema dell’energia, il fatto che “il gas inquini meno del carbone” è un assioma che negli ultimi anni ha trovato una sua affermazione in tutti gli ambiti istituzionali. Tuttavia sono sempre più numerose le voci scientifiche a dire che forse non è proprio così.
Non da ultimo, il think tank tedesco Energy Watch Group, ha cercato di fare chiarezza sull’impatto reale di una conversione a gas di centrali termoelettriche e impianti di riscaldamento funzionanti a carbone e petrolio, tema questo molto caldo anche in Germania. E così partendo da un confronto con i dati forniti dall’IEA, l’Agenzia internazionale per l’energia, lo studio guarda da un lato alle emissioni complessive di gas climalteranti – e non solo a quelle di CO2- collegati a una conversione a gas e estende l’osservazione alla filiera completa del gas fossile, dall’estrazione al trasporto all’utilizzo finale. 
I dati che emergono dallo studio – scaricabile qui – stravolgono totalmente il “sentire comune” propagandato dalle istituzioni e dall’industria in merito all’impatto del gas sul clima: secondo lo studio, sostituire le centrali a carbone esistenti con nuove centrali a gas porterebbe a un aumento complessivo delle emissioni di gas a effetto serra del 41%.  
Elemento dirimente per l’Energy Watch Group è che nel calcolare l’impatto reale del gas sul clima, oltre alle emissioni di CO2 vanno prese in considerazione quelle di metano. Lo studio afferma infatti che già oggi le emissioni di metano collegate all’estrazione, trasporto e utilizzo del gas fossile corrispondono al 5% delle emissioni globali, mentre il totale delle emissioni di metano sarebbe il 41% delle emissioni globali di gas climalteranti. Dati questi che solo negli ultimi anni iniziano a essere presi in considerazione, e che emergono da ricerche realizzate su base continentale, che guardano alle emissioni collegate alle diverse fasi della filiera del gas. 
Tra queste, uno studio del 2018 sulla fornitura di petrolio e gas naturale negli Stati Uniti, sempre più derivata dall’estrazione da scisti (shale gas/ shale oil), in cui gli autori concludono che le emissioni complessive di metano sarebbero del 60% più alte di quelle stimate dall’Agenzia di protezione dell’ambiente statunitense, l’EPA........
Dati di cui tenere conto, specie alla vigilia dell’attesa decisione del board della Banca europea degli investimenti (BEI) in merito alle nuove linee guida per i prestiti nel settore energetico della banca dell’UE, a metà novembre. Diversi stati membri – e azionisti della BEI – stanno facendo resistenza alla proposta di chiudere il rubinetto dei prestiti ai combustibili fossili dalla fine del 2012, e l’oggetto del contendere sarebbe proprio il settore del gas, che diversi governi dipingono come strategico anche nella lotta ai cambiamenti climatici. Niente di più falso e ipocrita, possiamo dirlo dati alla mano anche al governo italiano, che ancor oggi propone di costruire nuovi gasdotti e impianti di rigassificazione:  pensiamo all’EastMed – Poseidon, o al progetto di un nuovo gasdotto in Sardegna e dei diversi rigassificatori proposti per l’isola, magari garantendo sgravi e sussidi ai costruttori. Qui l’articolo a https://www.recommon.org/gas-killer-del-clima-peggiore-di-petrolio-e-carbone/

Nessun commento: