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05 gennaio 2020

QUELLO CHE STA SUCCEDENDO IN AUSTRALIA È UN SUICIDIO CLIMATICO?

Tratto da elledecor.com

QUELLO CHE STA SUCCEDENDO IN AUSTRALIA È UN SUICIDIO CLIMATICO?

“Dobbiamo agire come se la nostra casa fosse in fiamme, perché lo è”
Di CARLOTTA MARELLI05/01/2020


“L’Australia sta commettendo un suicidio climatico” titola un articolo del New York Times a firma dello scrittore australiano Richard Flanagan, pubblicato nei giorni in cui vanno a fuoco milioni di ettari di foreste pluviali patrimonio dell’umanità, la barriera corallina muore, insieme a oltre mezzo miliardo di animali selvatici (tanto che si teme per la sopravvivenza di alcune specie di flora e fauna) e le città sono rimaste senz’acqua, con temperature che in alcune aree hanno raggiunto i 44 gradi.

L’accusa del romanziere è diretta al governo australiano
che, anziché difendere il paese, ha preferito difendere l'industria dei combustibili fossili, esprimendo un inequivocabile sostegno alle esportazioni di carbone (di cui l’Australia è il maggior esportatore mondiale).......

Secondo gli scienziati, gli incendi in Australia sarebbero invece una conseguenza diretta e devastante del cambiamento climatico: l’inevitabile risultato di un caldo da record combinato a una siccità senza precedenti in regioni già aride per natura, che dalle Blue Mountains si è diffuso in tutto il continente.

Ed è facile tracciare il collegamento tra riscaldamento globale e combustibile fossile, come quello estratto nella controversa miniera del Queensland gestita dal colosso indiano Adani Mining Pty Ltd, che avrebbe più che raddoppiato le emissioni di carbonio australiane a base di carbone.

“Mentre guardavo gli eventi di questa estate, mi sono ritrovata a chiedermi se il sistema terrestre abbia ora violato un punto di non ritorno,
uno spostamento irreversibile della stabilità del sistema planetario” scrive sul Guardian la climatologa Joëlle Gergis. “Ora potrebbe esserci così tanto calore intrappolato nel sistema che potremmo aver già innescato un effetto domino che potrebbe scatenare una cascata di bruschi cambiamenti che continueranno a manifestarsi negli anni e nei decenni a venire”.
Se Flanagan paragona quello che sta succedendo in Australia a una Chernobyl contemporanea, primo segnale del crollo di un sistema non più sostenibile, Gergis non lascia spazio a nessuna speranza: “Dobbiamo agire come se la nostra casa fosse in fiamme, perché lo è”.

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