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10 gennaio 2020

UNITI PER LA SALUTE: quando i cittadini si battono per la tutela dei loro diritti

Per informazione Uniti per la Salute su Cetri Tires

UNITI PER LA SALUTE: quando i cittadini si battono per la tutela dei loro diritti nel solco dell’articolo 32 della Costituzione

UNITI PER LA SALUTE.  Quando i cittadini si battono per la tutela dei loro diritti  nel solco dell’articolo 32 della Costituzione
La centrale di Vado Ligure – Quiliano funziona da oltre quarant’anni in un contesto densamente abitato, vicinissima a Savona, su un tratto di costa con insediamenti abitati ininterrotti. Nonostante sia un complesso di notevole potenza (due gruppi a carbone da 330 MW ciascuno ed un gruppo a gas da 760 MW) nel 2007 la centrale chiese un ulteriore potenziamento: ancora altro carbone (460 MW).
Questa incredibile richiesta trovò però l’opposizione di associazioni, di medici, comitati, partiti e cittadini e numerosi comuni del territorio, che evidenziavano i problemi che la letteratura medico-scientifica legava alla combustione del carbone sottolineando che la centrale era situata in pieno centro abitato.
Sul progetto di potenziamento l’Istituto Tumori di Genova in un documento a firma di Federico Valerio dichiarò Nella relazione presentata da Tirreno Power vi sono gravi lacune metodologiche che mettono in discussione le tranquillizzanti conclusioni del documento. In sintesi: errori ed omissioni nelle stime delle emissioni di polveri fini primarie e secondarie; sottostima delle emissioni di gas serra; sottovalutazione dei dati derivanti da studi su bioindicatori; errori metodologici sull’impatto sanitario”.

Opposizione al potenziamento, quindi, proprio perché originata da una maggior consapevolezza relativamente al danno ambientale e sanitario provocato dal carbone, documentato da studi scientifici internazionali, ma soprattutto da un Ente terzo e sicuramente super partes come l’Ordine dei Medici della Provincia di Savona che a proposito di quei gruppi a carbone, in un documento ufficiale parlò di minaccia reale e consistente per la salute e per la vita dei cittadini della provincia di Savona e ancora “….. nelle aree interessate dalle ricadute delle emissioni della centrale si osservano elevati tassi standardizzati di mortalità, rispetto alla media regionale e nazionale sia per tutte le cause, che per malattie neoplastiche, cardio e cerebrovascolari (nello stesso documento viene citato “ la Clean Air Task Force degli Stati Uniti riporta “che l’impatto sulla salute di una centrale a carbone è massimo entro le 30 miglia (48 Km) dalle ciminiere”)
Un gruppo di cittadini del territorio nel 2007  si era costituito in associazione, dandosi per nome “Uniti per la salute”, a significare l’intento e l’impegno nella difesa e tutela della salute di tutti; iniziò un faticoso lavoro di studio e di ricerca  basato sull’approfondimento scientifico, sulla analisi dei vari documenti ufficiali e norme di legge, avvalendosi di studi medici e scientifici nazionali ed internazionali, compresi gli importantissimi documenti prodotti dall’Ordine dei Medici della Provincia di Savona.  Furono formulate richieste di informazioni specifiche a diversi Enti ma in diversi casi le risposte (quando ci furono) non parvero sufficientemente esaustive.Continua qui 

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