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15 aprile 2020

Patrizia Gentilini : Affrontare la gravidanza nel Terzo Millennio

Tratto da Apoteca Natura 

Affrontare la gravidanza nel Terzo Millennio

La gravidanza, il periodo pre-concezionale e quello post-natale, rappresentano momenti di straordinario rilievo, sia per coloro che si apprestano a diventare genitori in un mondo così complesso e confuso, sia per il nascituro, perché è nei primi periodi della vita che si pongono le basi del nostro destino fisico e psichico dell’intera esistenza.
Sempre più accreditata è la teoria secondo cui l’origine di molte patologie quali diabete, obesità, ipertensione, malattie neurodegenerative, tumori risalga proprio alla programmazione” degli organi e dei tessuti che avviene durante la vita fetale.
Tale “programmazione” si sviluppa sotto l’influenza di fattori esogeni (nutrizionali, ambientali, fisici, chimici), relazionali ed emotivi che possono agire sull’esito della gravidanza, sulle caratteristiche del parto e sulla salute del nascituro, in senso favorevole e non. 
Particolarmente importanti sono i primi 1.000 giorni che comprendono, oltre ai 9 mesi della vita intrauterina, anche i primi due anni di vita, cruciali per il neuro sviluppo data l’elevata plasticità del cervello (la potenzialità del cervello di variare funzione e struttura) in questa fase dell’esistenza. 
Il primissimo periodo della vita dà il “via” a tutto ciò che seguirà. È dunque fondamentale che il primo passo venga fatto nella giusta direzione....

Gravidanza e ambiente

Minore rilevanza viene riservata ai consigli sulla riduzione dei rischi chimici e fisici che contraddistinguono la nostra epoca, pericoli su cui anche le più importanti società di Ostetricia e Ginecologia a livello internazionale da tempo hanno richiamato l’attenzione. 
Nel 2015 la FIGO – Federazione Internazionale di Ginecologia e Ostetricia ha pubblicato uno studio sugli impatti delle sostanze tossiche ambientali sulla salute riproduttiva affermando che “prevenire l’esposizione ai prodotti chimici ambientali è una priorità per i professionisti della salute riproduttiva di tutto il mondo.
Il problema non è affatto secondario e numerosi studi di biomonitoraggio dimostrano nelle urine delle gravide o nel sangue del cordone ombelicale la presenza, anche nel 100% dei casi, di centinaia di sostanze estranee e tossiche. 
Molte di queste sono presenti nel comune ambiente di vita o di lavoro e di recente sono stati individuati ben 1.251 agenti pericolosi per la salute riproduttiva, di cui 462 classificati “ad alta priorità”; fra questi rientrano pesticidi, metalli pesanti e metalloidi, solventi, idrocarburi policiclici, diossine, policlorobifenili, ftalati, ritardanti di fiamma, composti perfluoroalchilici, spesso caratterizzati dall’agire come Interferenti Endocrini. ...

Conclusioni

Ciò che noi siamo è il risultato di molteplici e complesse influenze, in parte di tipo ereditario e genetiche, in parte di tipo ambientale, relazionale, sociale e comportamentale. Mentre non possiamo agire sui tratti ereditari, possiamo cercare di agire su tutti gli altri fattori, cercando di creare un ambiente il più possibile favorevole e salubre, in grado di accogliere nel modo migliore la nuova vita che si sta sviluppando. 
Non bisogna dimenticare che la serenità, l’autostima, la fiducia nel proprio istinto e nelle proprie capacità di amare e accudire un figlio sono sentimenti che ogni mamma dovrebbe risvegliare dentro di sé perché rappresentano la miglior guida per vivere a pieno la più bella avventura che ci sia dato provare: trasmettere e custodire la Vita. Continua qui

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