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18 novembre 2020

“Le emissioni di polveri fini e ultrafini da impianti turbogas a cicli combinati sono tutt’altro che trascurabili”.

Stralcio da Savona News 

Vado, a tutto gas? I cittadini vadesi hanno già pagato un prezzo troppo alto, in termini di salute, per sopportare altro inquinamento”....

Un’altra battaglia ambientale o un’altra occasione di sviluppo. Dipende dai punti di vista. Certo è che Vado, entro il 2021, ancora una volta si troverà a scegliere tra occupazione e difesa della salute e del territorio. Scelsero la seconda strada i magistrati, imponendo la chiusura della centrale a carbone; scelse la prima, la politica, aprendo le porte alle gru cinesi della mega piattaforma portuale. 

Ora il futuro appare già ipotecato: Tirreno Power vorrebbe realizzare a Vado una centrale a turbogas di potenza doppia rispetto all’attuale impianto. Una richiesta di autorizzazione in tal senso è già stata inoltrata ai ministeri competenti. E Tirreno Power, a giorni, presenterà la proposta a Provincia, Comuni di Vado e Quiliano, Unione Industriali. 

Nel frattempo il sindaco Monica Giuliano fa sapere che “non dirò mai un no a priori” a un’opportunità di sviluppo per il territorio, ma “il mio sì potrà arrivare solo dopo un’attenta analisi delle carte e verificate le massime garanzie di tutela dell’ambiente”.......

Lo stesso Pd savonese, pur con tutte le cautele del caso, appare interessato al progetto di Tirreno Power. Insomma, il gas sembra correre veloce. Eppure ci sono alcuni “ma”. 

D’accordo, il gas non ha l’impatto inquinante del carbone, ma come faranno ad esempio i Cinquestelle, protagonisti di una furiosa battaglia contro il fossile a Vado, ad autorizzare a livello governativo una centrale a gas da 800MW in pieno centro abitato? La posizione dei tre parlamentari savonesi è ben sintetizzata dal portavoce del movimento, Eric Festa: “E’ assolutamente anacronistico e fuori dal tempo il progetto di Tirreno Power. Qui non si tratta di discutere se sono troppi o pochi gli 800MW previsti, ma semmai quando verrà smantellato l’impianto esistente. I cittadini vadesi hanno già pagato un prezzo troppo alto, in termini di salute, per sopportare altro inquinamento”.

Poi ci sono le serie e documentate critiche di Uniti per la salute, associazione ambientalista secondo la quale “le emissioni di polveri fini e ultrafini da impianti turbogas a cicli combinati sono tutt’altro che trascurabili”. Tanto più in un territorio già “malato” come attestano “le perizie disposte dalla Procura e l’indagine epidemiologica condotta dal CNR”.

Un altro “ma”: cosa dirà la Ue che stabilisce parametri di emissioni molto rigidi per inserire le centrali a gas tra gli investimenti sostenibili? Se la bozza di un documento che circola a Bruxelles in questo giorni, diventerà testo definitivo, le centrali a gas non dovranno produrre più di 100 grammi di CO2 equivalente per kWh. Curioso notare che nessuno degli impianti in funzione oggi rientri in tali parametri....

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Raddoppio dell’impianto Tirreno Power, il parere del PCI

E’ di qualche giorno fa la notizia della volontà dell’azienda Tirreno Power di presentare una richiesta di raddoppio della potenza prevista nella prossima realizzazione di un nuovo impianto per la produzione di energia elettrica presso il sito dell’ex centrale termoelettrica di Vado Ligure che diventerebbe, in un’area urbana, una delle centrali più grandi d’Europa.
Una decisione inaccettabile che peggiorerebbe una situazione esistente già critica per qualità dell’aria.
Una centrale a metano, infatti, a parità di potenza, è certamente meno inquinante ed impattante rispetto ad una a carbone ma, solo per alcuni elementi inquinanti, non per altri come il particolato e la CO2. Figurarsi poi se si prospetta un gruppo di maggior potenza in cui il risultato inquinante della combustione sarebbe ben più alto.
Un rischio che non possiamo permetterci anche a fronte di un numero di nuove assunzioni di gran lunga inferiore rispetto a quello su cui si potrebbe contare in merito ad una possibile rivalutazione dell’area.
Una rivalutazione di compatibilità ambientale è assolutamente necessaria in un area già colpita pesantemente da inquinamento e per cui chiediamo il massimo interessamento di Amministrazione comunale, enti interessati e parti sociali.
L’occupazione ed il diritto alla salute devono andare di pari passo e rimanere priorità per i cittadini vadesi.
PARTITO COMUNISTA ITALIANO

Federazione di Savona


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