Stralcio da La Repubblica
Rigassificatore a Vado Ligure: un dibattito a Savona per fare chiarezza
A Savona giovedì è in programma un dibattito sul tema con degli esperti
Viene definito come il “rigassificatore di Vado Ligure”, ma dal punto di vista geografico l’impianto industriale galleggiante che dal 2026 sarà ancorato a 4 km da Porto Vado, sarà assai più vicino e visibile dalle spiagge di Savona, che distano circa 2,8 km.
Per questo motivo in città piano piano sta salendo la consapevolezza dell’operazione come anche gli interrogativi sulla sua sicurezza e sulla sua opportunità.
Un gruppo di cittadini che si è raccolto intorno alla società Sms Serenella, sulla spiaggia delle Fornaci, da molti anni bandiera blu, ha deciso di vederci un po’ più chiaro e per giovedì 31 agosto alle 21 ha organizzato un incontro al quale parteciperanno alcuni esperti, rappresentanti dei bagni marini, amministratori locali e persone comuni che vogliono capire un po’ meglio che cosa sta succedendo.
Parteciperanno il biologo marino Paolo Bernat, il fisico Francesco Capello, Marco Stevanin, ingegnere ambientale, consulente del comune di Quiliano per il rigassificatore e già consulente di Uniti per la Salute nella vicenda che ha portato a processo Tirreno Power per le emissioni della centrale a carbone, infine un rappresentante dell’associazione bagni marini, mentre l’incontro sarà moderato dal giornalista Nicola Stella.
“Anche perché – spiegano gli organizzatori – l'installazione di una struttura così complessa e potenzialmente pericolosa è stata offerta al Governo dal presidente della Regione, bypassando ogni regola di trasparenza e il dovere di informare accuratamente le popolazioni……In questo modo il progetto della Snam procede spedito, con l’approvazione dell’Autorità portuale e (fin qui) la scarsa determinazione dei sindaci di Savona e Bergeggi, in contrasto con l'atteggiamento risoluto del sindaco di Quiliano, unico pronto a ricorrere in giudizio. Noi vorremmo che proprio grazie a iniziative come la nostra il sindaco di Savona Marco Russo (che Toti ha escluso dalla conferenza dei servizi), assumesse una posizione più decisa a tutela dei cittadini”.
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