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18 novembre 2005

inceneritori e carbone


Riceviamo dal Consigliere IV Circoscrizione del Comune di Savona Renzo Briano e pubblichiamo
SALUTE PUBBLICA a FORTE RISCHIO
NEI PROGRAMMI DEL CENTRO DESTRA
INCENERITORI e CENTRALI a CARBONE

Presso la sala del Consiglio provinciale di Savona, in data 14.11.08, si è svolto un incontro con i cittadini organizzato da coloro che si prestano ad essere i prossimi nostri amministratori, ovvero del centro destra.

Il programma elettorale presentato, per quanto concerne le problematiche ambientali che, rispecchia punto per punto il programma del loro movimento politico nazionale, a mio parere e non solo, sarà talmente dannoso e dirompente, se realizzato, necessiterà di oltre due generazioni per porvi rimedi e, forse, non sarà nemmeno sufficiente; infatti, appare evidente che alcuni dei relatori hanno affrontato con palese superficialità, importanti temi ambientali, infatti:

1)Non possono non sapere che, l’Europa ci impone di non utilizzare la definizione “termovalorizzatori” ma di chiamarli con il loro vero nome, ovvero inceneritori: tale definizione viene utilizzata in maniera errata solo da alcuni di noi Italiani, specialmente da quelli impegnati in politica, proprio per poter fuorviantemente utilizzare e/o sottrarre quel 7% che tutti noi paghiamo nelle bollette dell’energia elettrica e che dovrebbe essere utilizzato per le sole energie rinnovabili, volendo far credere che l’incenerimento equivale ad energia alternativa, sono state sottratte, per la costruzione di inceneritori, enormi somme che avrebbero dovuto essere investite nelle vere fonti di energetiche rinnovabili.

2)Non possono non sapere che l’inceneritore non può essere definito “Un piccolo termovarizzatore”, come sostenuto da valenti relatori, in quanto, deve funzionare 365 gg. all’anno e senza interruzione alcuna, mai scendere sotto i 1200 gradi, contrariamente vari tipi di diossine uscirebbero dalle ciminiere in grande quantità, quindi, forse, non sarebbero sufficienti tutti i rifiuti delle intere due province di Savona ed Imperia per far funzionare un inceneritore dell’ultima generazione. Come è noto, siccome la parte putrescibile e/o biodegradabile non ha il potere calorico necessario per la combustione, diventa indispensabile bruciare anche la plastica, con le ovvie e note conseguenze. Appare evidente che, con questi scenari, ogni iniziativa intrapresa sul nostro territorio finalizzata ad una raccolta differenziata importante e seria, come l’Europa impone, con la filiera certa del riciclo è destinata al fallimento;


3)Non possono non sapere che l’incenerimento è il sistema più caro in assoluto per smaltire i rifiuti, che tutto ciò che vi entra ne esce al 30% sotto forma di cenere solubile-pesante, contenente metalli pesanti e diossine, rifiuti talmente pericolosi e tossici che non possono fare a meno delle discariche speciali e che debbono essere trasportati con particolari cautele, persino con i treni e blindati.

4)Non possono non sapere che la vicina Francia, recentemente, ha avviato una inchiesta finalizzata alla verifica del nesso-causale tra patologie e decessi da incenerimento rifiuti, ove evitare ulteriore spreco di privato e pubblico denaro si profilerebbe utile e necessario informare adeguatamente l’Autorità Giudiziaria di ogni Comune d’Italia, laddove vi è ubicato un inceneritore “termovalorizzatore”, al fine di fare avviare bilateralmente analoga inchiesta;


5)Non possono non sapere che il tanto decantato inceneritore di “Montecarlo” sarebbe prossimo alla chiusura, che la società che lo gestisce e che sponsorizza gli Istituti contro il cancro di Veronesi avrebbe già comunicato al Comune di Ventimiglia che da fine dicembre non potrà più smaltire i propri RSU presso tale inceneritore e che tale società avrebbe già preso contatti con alcuni nostri politici per poter gestire il nuovo inceneritore che dovrebbe essere ubicato sul nostro territorio e nel ponente.

6)Non possono non sapere che l’Europa impone una differenziata importante, e che entro il 2007 avremmo dovuto arrivare al 40%, nel 2009 al 60% nel 2011 e al 65% nel 2012; pene multe salate alle Amministrazioni che non ottemperano agli obbiettivi imposti, ovvero tasse in più per i cittadini;


7)Non possono non sapere che nel nord d’Italia vi sono aziende che, senza fruire di fondi pubblici, utilizzano quantità enormi di rifiuti differenziati al 70 e 90% per riciclarli e trasformandoli in oggetti di uso comune, tali aziende hanno trasformato il rifiuto in una risorsa e non in una spesa; incredibilmente, data la bassa percentuale di differenziata che in Italia viene effettuata e volutamente per colpa di cattive amministrazioni, sono costretti ad importare dalla Germania i rifiuti differenziati!!

8)Non possono non sapere che l’Italia ha sottoscritto il trattato internazionale di Kyoto nel 2005, deve ridurre le emissioni di gas inquinanti del 6,5%, rispetto ai livelli del 1990, pena multe salatissime, un eventuale sforamento dei limiti nel 2012 si paga con una sanzione di 100 euro a t., quindi con gli attuali sforamenti è stata calcolata una somma equivalente a 500 milioni di euro per il periodo 2008 – 2012, che infine, pagheranno i soliti Italiani!. Pertanto non si riesce a comprendere per quale motivo continuano a proporre inceneritori e centrali a carbone sul nostro territorio!

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9)Non possono non sapere che ricercatori i più pessimisti sostengono che nel 2012 il petrolio sarà finito, i più ottimisti nel 2030; visto e considerato che la plastica la si fa in maggioranza con il petrolio, dove andranno i nostri figli a reperirla?. Nei paesi del nord Europa che da 50 anni fanno una seria differenziata ed a quale costo, visto che i loro padri, ovvero noi, la stiamo bruciando con i temibili “termovalorizzatori”, liberando nell’aria nano particelle e polveri sottili che, data la loro dimensione, Pm 10, Pm 2,5 e Pm 1,5 influiscono sul parallelismo tra cancerogenesi e mutagenesi, come documentato e sostenuto da valenti ricercatori, scienziati la cui professionalità è certamente indiscussa.

10)Non possono non sapere che più ricercatori tipo: Prof. Stefano Montanari (Un. Padova- esperto nano diagnostica e nano particelle); D.ssa Patrizia GENTILINI (onco-ematologa); Prof. Federico VALERIO dell’IST; Prof-. Valerio GENNARO dell’IST; Dott. Giovanni GHIRGA- Dott. Paolo FRANCESCHI (pneumologo e responsabile ISD), Prof. Gianni TAMINO; Prof. Claudio PAGLIARA; Prof. Virginio FADDA (biologo) e Dott. Agostino TORCELLO (pneumologo); Prof. Lorenzo TOMATIS; documentano i gravi rischi che comportano inceneritori e centrali a carbone; pertanto, per il semplice principio di precauzionalità, sarebbe motivo più che sufficiente a non permettere la realizzazione dei tanto temibili inceneritori sul nostro territorio.

Il rispetto per la vita e per l’ambiente non può e non deve far parte di un mero gioco di interessi politici ed economici, piccoli o grandi che siano, deve invece far parte dei valori primari ed inalienabili di ogni popolo civile, la ricerca e l’applicazione di fonti rinnovabili è un atto dovuto, preteso non solo da noi, ma dalla società del diritto e della trasparenza ed è, certamente, un atto dovuto nei riguardi dei nostri figli e di quelli che verranno.


Il Consigliere IV Circoscrizione del Comune di Savona – Capo Gruppo Misto
Presidente Comitato in Difesa Ambiente di Legino e Zinola
Renzo Briano

Savona, li 17.11.2008

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