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12 gennaio 2009

2009/01/12 ''FARE VERDE'' CRITICA CINQUE SINDACI DEL COMPRENSORIO: ''HANNO FATTO LA FINE DEGLI INDIANI D’AMERICA''.



Tratto da Unonotizie
ALTO LAZIO / 12-01-2009
''FARE VERDE'' CRITICA CINQUE SINDACI DEL COMPRENSORIO: ''HANNO FATTO LA FINE DEGLI INDIANI D’AMERICA''. I PRIMI CITTADINI DI CIVITAVECCHIA, TOLFA, ALLUMIERE, S.MARINELLA E TARQUINIA SOTTO ACCUSA

L’associazione ambientalista Fare Verde, mentre conferma la sua contrarietà alla riconversione a carbone della centrale di Civitavecchia e all’eventualità di bruciarvi i rifiuti, al tempo stesso critica duramente i Sindaci del comprensorio.
"Oggi si stracciano le vesti e urlano ai quattro venti la loro indignazione, contro l’eventualità che siano bruciati i rifiuti nella centrale elettrica di Civitavecchia, ma sono gli stessi personaggi che hanno accettato le compensazioni economiche dell’Enel, per subire la riconversione a carbone dell’impianto di Torre Valdaliga Nord.

I Sindaci di Civitavecchia, Santa Marinella, Allumiere, Tarquinia e Tolfa, sono quelli che hanno accettato i soldi dell’Enel per acconsentire alla riconversione a carbone della centrale elettrica- dice Fare Verde- adesso si ergono a paladini dell’ambiente e della salute della popolazione, criticando la bella pensata che hanno concordato Ama e Enel, cioè quella di bruciare i rifiuti nella stessa centrale.

Hanno fatto la fine degli indiani d’america- dice Fare Verde riferendosi ai Sindaci- i quali, ogni volta che ingenuamente firmavano un trattato, immancabilmente lo vedevano violato e finivano segregati nelle riserve.

Dopo aver firmato l’accordo con l’Enel per la riconversione a carbone della centrale- prosegue Fare Verde- adesso devono prepararsi a subire la superiorità dell’ente elettrico che, evidentemente, si sente autorizzato a fare ciò che vuole di questo territorio.

Il problema è che, a subire le conseguenze di scelte scellerate, sarà sempre la popolazione, colpita dalle emissioni inquinanti della centrale, dove sarà bruciato di tutto e di più.

Tutto questo, in barba ai Sindaci - indiani, così ingenui da pensare di poter gestire la situazione".

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