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11 gennaio 2009

2009/01/12 "Quanti medici ci tutelano dai veleni ambientali?"


Tratto da www.aamterranuova.it
Quanti medici ci tutelano dai veleni ambientali?
08/01/2009 -

Un vero antidoto ai veleni ambientali, minaccia per la salute umana, sarebbe l'impegno dei medici, i tutori della salute stessa.

Ma non tutti (quanti, in proporzione?) sono votati alla causa della salute preventiva. Lo sono quelli iscritti all'associazione International Society of Doctors for the Environment, sezione Italiana (Associazione italiana medici per l'ambiente - ISDE) che dipingono un quadro tutt’altro che tranquillizzante.


Negli ultimi 50 anni sono state immesse nell'ambiente circa 100 mila sostanze più o meno tossiche di nuovo conio. In particolare fertilizzanti, diserbanti, prodotti derivanti dall'uso di combustibili fossili, dall'incenerimento dei rifiuti, dalle diverse attività industriali, da farmaci e fitofarmaci, dalla produzione di energia derivante dal nucleare e dal carbone, dall'incremento del numero delle fonti di emissione di campi elettromagnetici. Sostanze che possono predisporre le persone a malattie e tumori. I bambini come prime vittime. L'esposizione in utero e nei primi anni di vita può determinare i danni maggiori. Oltre ai possibili effetti dannosi specifici per il sistema nervoso, il sistema respiratorio e il sistema endocrino, preoccupa la relazione tra esposizioni pericolose in età pediatrica e rischi di malattia in età adulta, come preoccupa fortemente il costante aumento dei tumori in età pediatrica.Si sottovaluta l'effetto di sinergia tra i vari inquinanti; i "valori limite" per le singole sostanze sono sempre il frutto di un compromesso tra convenienza economica di produrre e impiegare determinate sostanze, e incapacità o 'eccessivo' costo per rimuoverle.
Insieme all'appello alla categoria dei medici perché evitando conflitti d'interessi siano paladini della tutela dell'ambiente, l’ISDE si rivolge alle istituzioni perché non facciano scelte economiche e di infrastrutture non strettamente necessarie e che aumentano il carico di inquinanti.
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